Rechercher dans ce blog

Wednesday, May 4, 2022

L’Europa lavora all’embargo e l’India diventa il primo importatore al mondo di petrolio… - Il Fatto Quotidiano

Mentre l’Unione europea discuteva dell’embargo al petrolio di Mosca, l’India è diventata il primo importatore di greggio russo “urals” al mondo. In aprile sono arrivati nei porti indiano 627mila barili al giorno, contro i 274mila di marzo e gli zero di febbraio. Lo segnala S&P Commodities che ricorda come tradizionalmente il petrolio russo coprisse appena il 3% dei consumi indiani. I barili di Mosca arrivano infatti dai porti del mar Baltico, il viaggio è lungo e i costi salgono mentre paesi del golfo Persico ed Iran sono vicini. Ma dopo l’invasione in Ucraina il petrolio di Mosca è diventato difficile da piazzare in Europa e nei paesi occidentali e quindi viene venduto a prezzo di forte sconto. Secondo le rilevazioni ad aprile il costo medio di un barile di qualità Ural è stato di 69 dollari, 30-40 dollari in meno rispetto agli altri petroli. Sul volume di acquisto dell’India ha significato un risparmio di 750 milioni di dollari. Dal giorno dell’invasione l’India ha comprato circa 40 milioni di barili di petrolio russo, superando il quantitativo di tutto il 2021 e risparmiando approssimativamente 1,5 miliardi.

Come in tutto il mondo anche in India l’inflazione è tornata ad essere un problema. La banca centrale ha annunciato oggi un inatteso aumento di 40 punti base dei suoi tassi di interesse portandoli al 4,4%. Si tratta del primo rialzo da agosto 2018 deciso dopo che l’inflazione è salita al 6,95% a marzo, il livello più alto degli ultimi 17 mesi. Petrolio a basso costo e quindi minori pressioni sui costi dei carburanti è visto come una manna dal cielo. Il mese scorso la Casa Bianca aveva avvisato Nuova Delhi di non gradire questo suo appetito per il petrolio russo invitando il governo di Narendra Modi a ponderare le ricadute a lungo termine di questa politica. A quanto pare, sinora, senza grandi risultati. Secondo quando riporta l’agenzia l’India, che importa l’85% del greggio che consuma, starebbe anzi cercando di ottenere sconti più forti da Mosca per compensare il rischio di trattare il suo greggio. La produzione giornaliera russa è di circa 10 milioni di barili al giorno. Il paese è il tra i primi tre produttori al mondo insieme a Stati Uniti ed Arabia Saudita e gran parte del petrolio estratto viene esportato. Alle quotazioni attuali significa un incasso di circa 100 milioni di dollari al giorno.

Sostieni ilfattoquotidiano.it ABBIAMO BISOGNO
DEL TUO AIUTO.

Per noi gli unici padroni sono i lettori.
Ma chi ci segue deve contribuire, se vuole continuare ad avere un'informazione di qualità. Diventa anche tu Sostenitore. CLICCA QUI
Grazie Peter Gomez

Sostieni adesso Pagamenti disponibili
Articolo Precedente

Moderna, guadagni triplicati grazie ai vaccini anti Covid. Nel 2022 nuovi contratti per 21 miliardi di dollari

next
Articolo Successivo

Studio Transport & Environment, ecco come dimezzare l’uso di petrolio russo già nel 2023. C’è anche lo smart working

next

Adblock test (Why?)


L’Europa lavora all’embargo e l’India diventa il primo importatore al mondo di petrolio… - Il Fatto Quotidiano
Read More

No comments:

Post a Comment

Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...