Non c’è pace per Saipem in vista dell’aumento di capitale da 2 miliardi in programma lunedì 27 giugno. Le quotazioni arretrano di un altro 8%: in tre sedute, la capitalizzazione si è ridotta del 33% scendendo sotto i 600 milioni di euro.La tensione è accentuata dal fatto che Consob giovedì ha dato il via libera al prospetto sull’aumento che potrà così partire lunedì ma ha voluto che fossero evidenziati i rischi, tra questi le caratteristiche di forte diluizione e la forte volatilità del prezzo delle azioni, già in calo da inizio anno del 68%, che potrebbe verificarsi durante l’operazione.
Le ragioni del crollo
Il crollo delle quotazioni degli ultimissimi giorni è stato determinato inizialmente dall’annuncio dello sconto del 30% per l’aumento di capitale. Il mercato non è infatti piaciuto lo sconto sul prezzo teorico ex-diritto (Terp) riconosciuto da Saipem, anche se questo è peraltro inferiore al taglio di altre operazioni del recente passato, come Unicredit o Il Sole 24 Ore. Tralasciando il fatto che lo sconto sul Terp indica la perdita di valore che registra un socio che sottoscrive integralmente l’aumento pro-quota, secondo alcune spiegazioni circolate nelle sale operative, sul titolo però sta pesando soprattutto la questione tecnica dell’aumento inscindibile, che si perfezionerà solo con la sottoscrizione integrale dell’offerta, rendendo così le azioni indisponibili prima di quella data a chi le compra. Questo sarebbe considerato un vincolo nel trading molto pesante, dato che non permetterebbe di reagire a fluttuazioni ritenute molto probabili: da qui la decisioni di smobilizzare in via preventiva.
L’aumento di capitale
Da un punto di vista operativo, l’aumento di capitale avverrà mediante emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie offerte in opzione nel rapporto di n. 95 nuove azioni per ogni azione ordinaria o di risparmio posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro (di cui 0,992 come sovrapprezzo) per ogni nuova azione. I diritti d’opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni potranno essere esercitati da lunedì fino all’11 luglio, mentre il periodo di negoziazione andrà da lunedì fino al 5 luglio. L’esito dell’aumento sarà annunciato da Saipem entro il 15 luglio, con un successo, come detto, garantito, visto che Eni e Cdp acquisteranno integralmente la loro parte,mentre il resto è coperto dalle banche. Con l’aumento Saipem ritiene di poter raggiungere un livello di patrimonializzazione «congruo» e archiviare definitivamente il rosso da 2,4 miliardi del 2021, per poter quindi realizzare gli obiettivi fissati nel Piano strategico 2022-2025.
Saipem sospesa in Borsa (-22%), terzo giorno di crisi: cosa sta succedendo - Corriere della Sera
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