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Wednesday, August 10, 2022

Inflazione, Istat: a luglio +7,9%. Giù i prezzi dell’energia, record per l’alimentare - Corriere della Sera

Inflazione in leggero aumento a luglio con i rincari dei beni energetici in frenata. L’Istat conferma la stima preliminare dell’inflazione a luglio: nel mese i prezzi sono cresciuti dello 0,4% su giugno e del 7,9% su luglio 2021 (da +8,0% del mese precedente). Ad impattare sul caro prezzi è il rallentamento dei costi dei beni energetici registrato a luglio che non basta però a ridurre l’onda lunga delle tensioni inflazionistiche degli altri comparti merceologici. Accelera infatti la crescita dei prezzi del «carrello della spesa», che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984.

I beni energetici

L’Istat spiega che l’inflazione su base tendenziale, quindi annuale, rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano la loro corsa i prezzi dei Beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa degli Energetici regolamentati ( ovvero le tariffe per l’energia elettrica mercato tutelato e il gas di rete per uso domestico) che passano da un +64,3% a +47,9% mentre i prezzi degli Energetici non regolamentati frenano lievemente crescendo del 39,8% da +39,9%. Decelerano poi i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%).

L’alimentare

Brutte notizie, come detto, per il carrello della spesa. Accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), dei Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) e dei Servizi vari (da +1,1% a +1,6%). Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2% a +9,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4% a +8,7%)

L’«inflazione di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%. Su base annua rallentano di poco i prezzi dei beni (da +11,3% a +11,1%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +3,4% a +3,6%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è quindi dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%). Nel complesso l’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.

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