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Saturday, January 14, 2023

La mappa delle stazioni di ricarica per la mobilità elettrica, regione per regione - Corriere della Sera

Oltre 21 mila stazioni di ricarica per veicoli elettrici operative entro il 2025 sulle superstrade e nei centri urbani. Con due diversi decreti, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha disegnato la mappa delle colonnine e delineato quali saranno le modalità di accesso attraverso le gare ai fondi, 741 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per installare entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città (per chi vuole mettere la sua colonnina c’è il bonus fino a fine 2023). Può partire quindi anche la realizzazione della rete di ricarica elettrica fuori dalle autostrade, mentre lungo le arterie autostradali è in corso ed entro dicembre 2024 invece dovranno essere definiti i contratti per altre 5 mila stazioni. L’Autorità Regolazione dei Trasporti ad agosto 2022 ha fissatole regole dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per gli affidamenti in subconcessione, stabilendo tra l’altro una potenza minima di almeno 100 kW per ciascun punto di ricarica e la presenza di almeno due fornitori di energia entro 5 anni.

Le tappe

Che cosa succederà sulle altre strade? Nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade e di 4.000 colonnine nelle aree urbane italiane. Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci (da 175 kW), per garantire ricariche in tempi brevi per itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti. Il decreto riguardante le colonnine nei centri urbani (da almeno 90 kW) tiene invece conto nella definizione dei criteri dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei comuni. L’investimento del Pnrr è destinato a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni, che dovranno essere distribuite secondo una base uniforme, dunque con un livello minimo di infrastrutture di ricarica per area privilegiando l’utilizzo di stazioni di servizio e aree di sosta esistenti.

Pichetto: «Accelerata la decarbonizzazione»

I provvedimenti firmati dal ministro definiscono le tipologie di progetti e spese ammissibili, le modalità di selezione, come anche le porzioni di territorio nelle quali potrà essere organizzato il servizio, tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, nonché della massima diffusione e capillarità delle infrastrutture. «C’era grande attesa per questi provvedimenti – ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto – che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori. Gli uffici hanno svolto un lavoro tecnico di alto livello, che non lascia indietro alcuna area del Paese, ma dà la grande possibilità all’intero sistema nazionale di guardare, mai così da vicino, quei traguardi di sostenibilità che attendono la nostra mobilità». Le infrastrutture di ricarica contribuiranno alla riqualificazione della rete di distribuzione carburanti, adeguandoli alla futura mobilità sostenibile.

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