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Thursday, February 23, 2023

Borse, dopo due sedute negative l’Europa tenta il recupero. Attesa per Pil Usa. A Milano scatta ... - Il Sole 24 ORE

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radioror) Le Borse europee hanno iniziato con il piede giusto e così dopo due sedute di ribassi, provano a rimettersi in carreggiata, nonostante la frenata registrata da Wall Street e provocata dalla linea dura confermata dalla Federal Reserve. La Banca centrale americana, come emerso dai verbali dell'ultima riunione, ha infatti preannunciato che «ci vorrà un po' di tempo» prima che l'inflazione torni al target del 2%, il che significa che ci saranno altri rialzi dei tassi, anche se questo porterà a una "plausibile" recessione nel 2023. Indicazioni sulla tenuta dell'economia americana arriveranno oggi con i dati sul Pil del quarto trimestre (seconda lettura) e i numeri sulle richieste di sussidi di disoccupazione, mentre in Europa sono attesi i dati sull'inflazione del mese di gennaio. Intanto restano vive le tensioni geopolitiche, alla vigilia del primo anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina.

A Milano premiata Pirelli dopo i conti, giù Eni

A Piazza Affari sono scattate le Pirelli & C, dopo i conti superiori agli obiettivi aziendali, soprattutto nei ricavi, nei flussi di cassa e nei debiti. Dopo il +2,2% della vigilia continua a correre anche Stellantis, all'indomani dei conti che la società ha definito "record". In coda invece Eni, dopo i risultati giudicati dagli analisti «deboli a livello operativo», pur se con una buona generazione di cassa. Tra le migliori anche Finecobanke Stmicroelectronics, sostenuta dall'outlook positivo dell'americana Nvidia sul primo trimestre. Da segnalare il calo a Parigi di Essilorluxottica(-4,1%) dopo i conti del 2022.

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Petrolio tenta di rialzare la testa, gas ancora sotto 50 euro

Sul fronte energetico, il petrolio prova a interrompere la serie negativa che dura da sei sedute, in attesa dei dati sulle scorte americane di greggio: i contratti aprile del Wti salgono dello 0,32% a 74,19 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dello 0,36% a 80,89 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam cala del 2,4% a 49,35 euro al megawattora, tornando sotto la soglia dei 50 euro. Sul valutario, l'euro si indebolisce leggermente sul biglietto verde a 1,061 dollari (1,0644 ieri in chiusura) e vale 143,166 yen (da 143,24). Il cambio dollaro/yen è a 134,805. Infine l’oro si è stabilizzato a 1.825 dollari l’oncia.

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