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Wednesday, March 31, 2021

Ricercatori di Stanford recuperano resti delle fiale e diffondono le formule dei vaccini Pfizer e Moderna - Il Fatto Quotidiano

Un gruppo di scienziati dell’università californiana di Stanford ha identificato e pubblicato la formula dei vaccini Pfizer e Moderna sul sito Github, un sito solitamente utilizzato da sviluppatori di software. I ricercatori hanno recuperato resti del vaccino da fiale già utilizzate e destinate alla spazzatura, analizzandoli e ricostruendo la sequenza. La sequenza di Pfizer era già nota e disponibile ma non quella di Moderna. Gli scienziati hanno cercato di contattare la società prima di pubblicarla ma senza ricevere risposta. Secondo gli esperti, la messa a disposizione dei dati aiuterà i ricercatori in tutto il mondo a identificare meglio, quando analizzano campioni, se sono davanti a sequenze del virus o del vaccino, contro il rischio di risultati falsati durante gli esami.

Non avrà invece l’effetto di aumentare le persone vaccinate nel mondo. La catena produttiva di approvvigionamento di questo tipo di medicinale è complicata e non è facile da realizzare. Senza contare i possibili risvolti legali. Secondo quanto riporta il sito Motherboard che ha diffuso la notizia, i ricercatori di Stanford hanno spiegato che grazie alla capacità della tecnologia Next Generation Sequencing di rilevare quantità anche minuscole di RNA, i resti recuperati sono stati più che sufficienti per “decifrare” il vaccino . La diffusione delle due sequenze avviene mentre è in corso un braccio di ferro all’Organizzazione mondiale del commercio tra paesi che chiedono la liberalizzazione dei brevetti e stati, tra cui l’Italia, che invece si oppongono. Il business dei vaccini anti-Covid vale un centinaio di miliardi di dollari.

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Borsa Oggi, 31 marzo 2021: Ftse Mib piatto, tonfo di Pirelli - Money.it

Il primo trimestre della Borsa oggi si è chiuso in parità: sul Ftse Mib si segnala l’andamento speculare di Prysmian e Pirelli.

Con il rendimento del decennale USA stabilmente sopra quota 1,7%, gli operatori guardano alle indicazioni relative il nuovo piano infrastrutturale presentato oggi dal presidente Biden.

Il future con consegna giugno sul Brent avanza dello 0,3% a 64,37 dollari al barile mentre l’eurodollaro quota 1,17354 (+0,17%).

Borsa Oggi, aggiornamento ore 17:40: Ftse Mib, spiccano le vendite su Pirelli

L’ultima seduta del trimestre del Ftse Mib si è chiusa a 24.648,56 punti (+0,05%) mentre lo spread Btp-Bund è sceso a 95 punti base.

Sul Ftse Mib performance particolarmente positive sono state registrate da Buzzi Unicem e Prysmian (+1,88 e +1,99%).

Andamento speculare per Pirelli (-3,55%) in scia della presentazione del nuovo piano industriale. Nel primo biennio sono previsti investimenti per 710-730 milioni di euro mentre nel triennio il dato è visto a 1,2-1,3 miliardi. Dal fronte efficienze, nei primi due anni dovrebbero attestarsi a 170 milioni mentre nella seconda parte sono stimate a 70-100 milioni.

Focus anche su Telecom Italia (+0,15%) nel giorno dell’assemblea chiamata a rinnovare il Cda e su Atlantia (-0,19%). Secondo quanto riportato dai giornali in edicola, il consorzio guidato dalla Cdp starebbe per presentare un’offerta che valuterebbe Aspi 9,1 miliardi di euro.

Aggiornamento ore 12:30: Ftse Mib sale di mezzo punto percentuale

Alle 12:30 il Ftse Mib avanza di mezzo punto percentuale, il Cac40 perde lo 0,12% ed il Dax è piatto.

Segno meno per lo spread Btp-Bund, in rosso di oltre un punto percentuale a 95 punti base.

In positivo, spiccano le performance di Buzzi Unicem e Prysmian (+2,3% e +2,1%) mentre sotto la parità spiccano le vendite sull’accoppiata formata da BPER (-0,84%) e Banco BPM (-0,88%).

Focus anche su Telecom Italia (+1,09%) nel giorno dell’assemblea e su Atlantia (+1,53%) in attesa della nuova offerta per Aspi da parte del consorzio guidato dalla Cdp (che potrebbe attestarsi a 9,1 miliardi di euro).

Future Wall Street: prevista apertura in parità

A circa tre ore dall’avvio delle contrattazioni, il derivato sul Dow Jones registra un -0,15%, quello sullo S&P500 perde lo 0,09% ed il future sul Nasdaq sale dello 0,15%.

Aggiornamento ore 9:25: Ftse Mib, avvio in positivo

Poco dopo l’avvio degli scambi il Ftse Mib sale dello 0,4% a 24.735,5 punti, il Cac40 avanza dello 0,1%, il Dax dello 0,15% ed il Ftse100 è invariato.

Stabile anche lo spread Btp-Bund a 97 punti base.

Sul Ftse Mib performance particolarmente positive sono registrate da Buzzi Unicem ed Eni, in rialzo rispettivamente dell’1,84 e dell’1,5 per cento. Denaro anche sull’accoppiata formata da Exor e Stellantis (+1,96 e +0,46 per cento).

Focus anche su Telecom Italia (+0,72%) nel giorno dell’assemblea chiamata a rinnovare il Cda e su Atlantia (-0,09%). Secondo quanto riportato dai giornali in edicola, il consorzio guidato dalla Cdp starebbe per presentare un’offerta che valuterebbe Aspi 9,1 miliardi di euro.

Prese di beneficio sui titoli del comparto bancario: BPER perde lo 0,74%, Banco BPM lo 0,76% e UniCredit lo 0,75%.

Borse Asia: Nikkei sotto la parità

L’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, registra un -0,42%, il China A50 ha terminato la seduta con un -1,23% ed il Nikkei ha chiuso con un -0,86%.

Incremento dello 0,78% per l’indice australiano S&P/ASX 200.

Wall Street chiude la seduta debole

Il Dow Jones ha chiuso la seduta di ieri con un -0,31%, lo S&P500 ha terminato con un -0,32% ed il Nasdaq con un -0,11%.

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Stanford trova formula Moderna da resti fiale e la pubblica - Rai News

Coronavirus

Da scienziati anche quella Pfizer ma era già nota

La scoperta aiuterà i ricercatori in tutto il mondo a identificare meglio, quando analizzano campioni, se sono davanti a sequenze del virus o del vaccino, contro il rischio di risultati falsati durante gli esami

Un gruppo di scienziati dell'università di Stanford ha identificato e pubblicato la 'ricetta' dei vaccini Pfizer e Moderna usando i resti nelle fiale destinate al cestino della spazzatura.

Una scelta quella di renderla pubblica su Github che, secondo gli esperti, aiuterà i ricercatori in tutto il mondo a identificare meglio, quando analizzano campioni, se sono davanti a sequenze del virus o del vaccino, contro il rischio di risultati falsati durante gli esami.

La sequenza di Pfizer era già nota e disponibile ma non quella di Moderna. Gli scienziati hanno cercato di contattare la società prima di pubblicarla ma senza risposta. 

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Donna accusa un malore e muore: era stata vaccinata con Astrazeneca - RagusaNews

Agrigento - E' morta per sospetta tromboembolia Adriana Zicari di anni 69. Si teme un nesso di causalità con il vaccino AstraZeneca, somministrato quattro giorni prima, e per questo è stata interessata la Procura della Repubblica di Agrigento che ha già avviato l’inchiesta. A renderlo noto è stata la famiglia.

La donna non soffriva di alcuna patologia pregressa, si era sentita male ed era stata trasportata in ospedale in condizioni critiche, lo scorso 25 marzo. Aveva fatto il vaccino AstraZeneca domenica 21 marzo. Il 25 ha accusato un malore mentre si trovava nella sua abitazione.  I parenti  hanno acconsentito alla donazione degli organi. 

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Alitalia: stipendi pagati al 50% con valuta al 1° Aprile - Ultima Ora - Agenzia ANSA

(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Gli stipendi di Alitalia sono stati pagati oggi al 50% con valuta al primo aprile. Lo si apprende da fonti sindacali. Il rimanente sarà pagato nel momento in cui l'azienda avrà visibile, sul proprio conto, la somma dei ristori decisi dal governo, aggiungono le stesse fonti. Al momento è in corso l'incontro tra sindacati e commissari di Alitalia. (ANSA).
   

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AstraZeneca, nuova riunione Ema: "Nessun rischio specifico legato all'età" - L'Unione Sarda

Nuove consultazioni con gli esperti degli Stati membri e internazionali all'Agenzia europea del farmaco (Ema) dopo il nuovo allarme sulle trombosi cerebrali dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca lanciato dalla Germania. Lo rende noto la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.

"Non c'è nessun rischio specifico legato all'età per il vaccino AstraZeneca", riferisce l'Ema in un comunicato. "Un nesso causale" degli eventi rari di trombosi "con il vaccino" di AstraZeneca "non è dimostrato ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso".

"L'Ema continua a collaborare con le autorità nazionali degli Stati membri Ue per garantire che vengano segnalati casi sospetti di coaguli di sangue insoliti" dopo le vaccinazioni con AstraZeneca. "Questi casi vengono analizzati nella valutazione in corso del Comitato della sicurezza dell'Ema (Prac). Sulla base di tutti i dati attualmente disponibili, il Prac dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata durante la sua riunione plenaria di aprile (6-9 aprile)", si legge ancora nella nota.

RISCHI E BENEFICI - I benefici dei vaccini Vaxzevria (Astrazeneca), Comirnaty (Pfizer) e Moderna nel prevenire la malattia Covid-19 "continuano a superare i rischi e non vi sono raccomandazioni che modifichino le condizioni d'uso" in tutti e tre i casi. Questa la conclusione che emerge dai nuovi aggiornamenti sulla sicurezza dei vaccini per il Covid-19, pubblicati nell'attesa del nuovo consulto atteso per questo pomeriggio dall'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema). Le valutazioni sono effettuate dal comitato per la sicurezza dell'Ema (Prac) e si basano sui nuovi dati sulla sicurezza emergenti in tutto il mondo resi disponibili dopo l'autorizzazione dei sieri. Per quanto riguarda AstraZeneca, si tratta del primo rapporto mensile ed è stata inserita la possibilità di "una grave reazione allergica che sarà inclusa nelle informazioni sul prodotto come effetto indesiderato noto". In particolare i casi di sospetta anafilassi riportati a EudraVigilance sono stati 41 su 5 milioni di vaccinati nel Regno Unito, "la frequenza di tali eventi ancora non può essere stimata", ma "continuerà ad essere sorvegliata". Nelle informazioni sul prodotto, alla luce degli episodi delle settimane scorse che hanno portato alcuni Paesi a fermare temporaneamente a scopo cautelare le somministrazioni, inoltre, "è stata inclusa un'avvertenza su eventi di coaguli di sangue specifici molto rari". A questo proposito, Ema precisa che "sono in corso ulteriori indagini sulle possibili relazioni causali con il vaccino" e raccomanda ai vaccinati "di rivolgersi immediatamente a un medico qualora si verifichino trombi o emorragie".

LO STUDIO - "Il Vaccino AZD1222 AstraZeneca è associato con lo sviluppo di disturbi trombotici che clinicamente somigliano alla trombopenia indotta da eparina, trattabile se identificata subito, ma che mostrano un diverso profilo sierologico". È questa la conclusione della ricerca condotta fra Germania, Canada e Austria dall'agenzia regolatoria tedesca per i farmaci Paul Ehrlich institut, dall'università tedesca di Greifswald, l'università canadese McMaster e dall'Università di Vienna.

Il risultato è pubblicato sul sito Research Square, che ospita studi che non hanno ancora superato la revisione da parte della comunità scientifica.

La ricerca è stato condotta su nove pazienti in Germania e Austria, di cui 8 donne, di età media di 36 anni, con episodi di trombosi dopo 4-16 giorni dalla vaccinazione. Sette pazienti hanno avuto trombosi cerebrale, uno embolia polmonare, e uno trombosi venosa splancnica. Quattro pazienti sono deceduti. Nessuno di loro aveva ricevuto eparina prima dell'inizio dei sintomi. Gli autori propongono, sulla base del riscontro di un alto titolo di anticorpi anti-fattore piastrinico 4 (PF4) nei casi più gravi, un meccanismo simile a quello della trombocitopenia indotta da eparina (HIT), che spiegherebbe anche la latenza fra vaccinazione e trombosi. L'argomento è così delicato che l'editor fa precedere il pre-print da una nota in cui si ribadisce che l'Oms supporta tuttora l'utilizzo del vaccino AstraZeneca.

(Unioneonline/v.l.)

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Ancora un record per Piazza Affari trascinata dall’impennata di un titolo - Proiezioni di Borsa

Le Borse europee sembrano scaldarsi in vista di un nuovo rally. Forse la primavera ci riserverà una nuova fase rialzista anche grazie al rafforzamento della campagna vaccinale. La Borsa di Milano ha chiuso con una nuova seduta positiva, anche grazie al forte rialzo di alcune blue chip.

La giornata si è conclusa con ancora un record per Piazza Affari trascinata dall’impennata di un titolo. Ecco cosa è accaduto oggi in Borsa.

I progressi della campagna vaccinale aiutano il rialzo delle Borse

Le Borse europee iniziano a rafforzarsi. Oggi, come ieri, l’indice tedesco Dax ha chiuso con un nuovo record storico, a 14.890 punti, in rialzo dell’1,3%. È stata la migliore Borsa in Europa e si è trascinata dietro il resto delle Piazze azionarie del Vecchio Continente.

A spingere i prezzi è stata la campagna vaccinale europea che sembra finalmente sulla strada giusta. Ha incoraggiato il messaggio del Premier inglese. Boris Johnson ha annunciato, per la prima volta dall’inizio della pandemia, la prima giornata con zero decessi a Londra.

È la prova che con una campagna vaccinale efficace il Covid 19 può essere sconfitto e in breve tempo si può tornare alla crescita economica. L’aspetto curioso è che la Borsa di Londra abbia reagito con un entusiasmo contenuto alla dichiarazione del Primo Ministro inglese. A differenza delle Borse d’Oltremanica, che hanno chiuso tutte in deciso rialzo.

Ancora un record per Piazza Affari trascinata al rialzo dall’impennata di un titolo

Anche Piazza Affari, come la Borsa tedesca, ha realizzato il suo record. Come avevamo scritto in questa precedente analisi, il superamento della soglia dei 24.500 punti, ha fatto accelerare i prezzi. Alle 16,00, dopo l’avvio di Wall Street, i prezzi hanno toccato un massimo a 24.707 punti.

Grazie a questo massimo, il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso l’ultimo gap lasciato aperto lo scorso anno nella violenta discesa seguita allo scoppio della pandemia. Al termine della seduta l’indice ha chiuso a 24.636 punti, in rialzo di quasi lo 0,9%. Massimo dell’anno e massimo degli ultimi tredici mesi.

La buona seduta di Piazza Affari, la quinta consecutiva in positivo, è stata sostenuta dal ritorno degli acquisti sui titoli bancari e finanziari. Ma anche dalla buona performance dei titoli industriali.

Il titolo Cnh ha svettato tra le blue chip con un rialzo del 4,3%. Ci sono rumors di un interessamento di una società cinese all’acquisto di alcuni rami d’azienda del gruppo. Tra i bancari i migliori sono stati Unicredit e Banco BPM dopo alcune sedute di appannamento. I due titoli sono al centro delle voci sul risiko bancario e quindi osservati speciali da parte degli operatori di Borsa.

(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)

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L'Ema aggiorna su sicurezza vaccini in Ue. Su AstraZeneca "nessun rischio legato ad età" - Rai News

Coronavirus

Lotta alla pandemia

"Un nesso causale con il vaccino" anti-Covid di AstraZeneca, per i casi di trombosi rare segnalati dopo la somministrazione, "non è dimostrato, ma è possibile e ulteriori analisi stanno continuando", ribadisce l'Agenzia europea del farmaco. Che sulle donne incinte dice: "Non diamo controindicazioni, ma consigliamo che si consultino con il loro medico"

I benefici dei vaccini Vaxzevria (Astrazeneca), Comirnaty (Pfizer) e Moderna nel prevenire la malattia Covid-19 "continuano a superare i rischi e non vi sono raccomandazioni che modifichino le condizioni d'uso" in tutti e tre i casi. Questa la conclusione che emerge dai nuovi aggiornamenti sulla sicurezza dei vaccini per il Covid-19, pubblicati dall'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema).

Le valutazioni sono effettuate dal comitato per la sicurezza dell'Ema (Prac) e si basano sui nuovi dati sulla sicurezza emergenti in tutto il mondo resi disponibili dopo l'autorizzazione dei sieri.

Per quanto riguarda AstraZeneca, si tratta del primo rapporto mensile ed è stata inserita la possibilità di "una grave reazione allergica che sarà inclusa nelle informazioni sul prodotto come effetto indesiderato noto". In particolare i casi di sospetta anafilassi riportati a EudraVigilance sono stati 41 su 5 milioni di vaccinati nel Regno Unito, "la frequenza di tali eventi ancora non può essere stimata", ma "continuerà ad essere sorvegliata".

Nelle informazioni sul prodotto, alla luce degli episodi delle settimane scorse che hanno portato alcuni Paesi a fermare temporaneamente a scopo cautelare le somministrazioni, inoltre, "è stata inclusa un'avvertenza su eventi di coaguli di sangue specifici molto rari".

A questo proposito, Ema precisa che "sono in corso ulteriori indagini sulle possibili relazioni causali con il vaccino" e raccomanda ai vaccinati "di rivolgersi immediatamente a un medico qualora si verifichino trombi o emorragie".

Per quanto riguarda invece Pfizer e Moderna, si tratta del terzo rapporto mensile e "i dati sono coerenti con l'attuale profilo di sicurezza di tali vaccini".

Per Pfizer la valutazione ha identificato un gonfiore esteso dell'arto vaccinato, come nuovo effetto collaterale, ma che si risolve spontaneamente entro un paio di giorni. Mentre la frequenza di diarrea e vomito, effetti collaterali recentemente identificati, è stata ora stimata come molto comune (in più di 1 vaccinato su 10) e comune (1 caso su 100), pertanto "le informazioni sul prodotto verranno aggiornate di conseguenza".

Infine, per tutti e tre i vaccini utilizzati nell'UE, "è stata avviata una valutazione specifica relativa alla trombocitopenia immunitaria ovvero bassi livelli di piastrine nel sangue come effetto indesiderato sospetto" anche se "in questa fase non è stata stabilita un'associazione causale con la vaccinazione".

Sugli episodi di trombosi, "abbiamo valutato 62 casi su 9,2 milioni di persone vaccinate. Se guardiamo all'età, abbiamo calcolato un rischio di un caso su 100mila nelle persone con età inferiore ai 60 anni". Così Emer Cooke, direttrice esecutiva dell'Ema. 

L'Ema su AstraZeneca: "Non c'è nessun rischio specifico legato all'età"
"Non c'è nessun rischio specifico legato all'età per il vaccino AstraZeneca. Lo riferisce l'Ema in
un comunicato.

 "Come comunicato il 18 marzo, l'Ema ritiene che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superino i rischi di effetti collaterali". Lo scrive l'Agenzia europea per i medicinali in una nota in riferimento alla segnalazione di rarissimi casi di trombosi dopo il vaccino con AstraZeneca.

"Maggiori informazioni e consigli per gli operatori sanitari e il pubblico sono disponibili nelle informazioni sul prodotto del vaccino e nella relativa comunicazione diretta con gli operatori sanitari", spiega l'Ema.

"Le persone vaccinate devono essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino questi tipi molto rari di coaguli di sangue. Se presentano sintomi indicativi di problemi di coagulazione come descritto nelle informazioni sul prodotto, devono rivolgersi immediatamente a un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione", informa l'Agenzia europea.

"No controindicazioni AstraZeneca per donne incinte, ma consigliamo consulti"
"Non diamo controindicazioni alle donne incinte per l'uso del vaccino AstraZeneca ma consigliamo che si consultino con il loro medico prima di farsi somministrare alcun vaccino". Lo ha dichiarato la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke, in conferenza stampa. 

Germania:  AstraZeneca di norma alle persone maggiori di 60 anni
Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca in Germania sarà somministrato di norma alle persone maggiori di 60 anni. L'ennesimo intervento governativo sul siero anglo-svedese è stato concertato dai ministri della Sanità dei Laender insieme a quello nazionale, Jens Spahn. 

Il documento congiunto prevede che gli Under 60 anni nei principali gruppi prioritari (ossia ad alto rischio) potranno continuare ad essere vaccinati con AstraZeneca ma solo dopo una "attenta valutazione medica" da parte dei medici di base.

In sostanza, si tratta di procedere ad una "individuale analisi di eventuali rischi" prima di procedere alla somministrazione del siero anglo svedese.

La decisione recepisce l'indicazione della commissione permanente per i vaccini (Stiko) che "ha deciso di modificare le sue raccomandazioni su AstraZeneca sulla base di casi molto rari, ma gravi, relativi a trombosi cerebrali".

"Sono casi rari ma che non possiamo ignorare", ha spiegato la nacelliera Angela Merkel,"per questo il governo e i Laender hanno deciso di seguire le raccomandazioni della commissione".

"C'è anche la questione della fiducia", ha sottolineato la Merkel, "dobbiamo poterci fidare dei vaccini. Per questo aspettiamo ogni volta la loro approvazione anche da parte delle autorita' come l'Ema, perché è necessario ridurre al minimo i rischi. La fiducia nasce anche dal fatto che ogni caso sospetto viene analizzato in profondità e capito".

Nondimeno "sappiamo che vaccinare è il mezzo più importante per mettere fine alla pandemia", ha detto ancora la cancelliera, "e sappiamo che è una grande fortuna che ci siano tanti vaccini. Non siamo di fronte alla domanda 'AstraZeneca o nessun vaccino', perché ne abbiamo diversi". A detta di Angela Merkel, ad un certo punto "sarà chiaro con quali vaccini si raggiungerà la piena immunizzazione".

Merkel ha spiegato che si faranno "cambiamenti alla distribuzione per quanto riguardo le modalità della campagna a livello di governo federale e dei Laender".

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Vaccino AstraZeneca: cosa dice il nuovo bugiardino sui trombi - QuiFinanza

Il vaccino covid AstraZeneca cambia nome e diventa Vaxzevria. Il bugiardino del farmaco, con la nuova denominazione, compare sul sito dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco con informazioni relative agli effetti collaterali e anche alla rara “combinazione di trombosi e trombocitopenia. Effetto molto raro ma registrato peraltro anche con l’uso di altri vaccini diversi da AstraZeneca.

Il farmaco, un paio di settimane fa, era stato sospeso provvisoriamente dall’Ema dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi. Il semaforo verde è stato seguito, in diversi paesi, da disposizioni specifiche che limitano l’uso del vaccino a specifiche classi di età. In Italia, il vaccino è somministrato anche agli over 65.

Il nuovo bugiardino

Nel bugiardino del ‘nuovo’ Vaxzevria si specifica che “il ciclo di vaccinazione+ consiste in due dosi separate da 0,5 mL ciascuna. La seconda dose deve essere somministrata da 4 a 12 settimane (da 28 a 84 giorni) dopo la prima dose. Non ci sono dati disponibili sull’intercambiabilità di Vaxzevria con altri vaccini”. I soggetti che hanno ricevuto la prima dose di Vaxzevria” devono ricevere la seconda dose di Vaxzevria per completare il ciclo di vaccinazione. Il farmaco viene somministrato ad adulti di età pari o superiore a 18 anni e stimola le difese naturali dell’organismo (il sistema immunitario) a produrre anticorpi e globuli bianchi specializzati che agiscono contro il virus, fornendo così protezione contro Covid-19″. Il bugiardino evidenzia che “nessuno dei componenti di questo vaccino può provocare la malattia. La sicurezza e l’efficacia di Vaxzevria nei bambini e negli adolescenti (di età inferiore ai 18 anni) non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili”.

Effetto trombosi

Un paragrafo è dedicato a ‘Trombocitopenia e disturbi della coagulazione’. “È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia. La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”, si legge.

Nel documento che accompagna il farmaco ci sono alcune indicazioni per il paziente, che è tenuto ad avvertire il medico vaccinante, l’infermiere o il farmacista in alcuni casi.

  • Se ha avuto una reazione allergica dopo l’iniezione di un altro vaccino o dopo la prima dose del siero AstraZeneca.
  • Se è mai svenuto dopo un’iniezione.
  • Se ha in corso un’infezione importante con febbre alta oltre i 38° C. Può essere vaccinato chi invece ha una febbre con temperature più basse o ha il raffreddore.
  • Se ha problemi di sanguinamento o formazione di lividi, o se assume un medicinale anticoagulante.
  • In caso di immunodeficienza o terapia che indebolisce il sistema immunitario, come corticosteroidi, immunosopressori o medicinali antitumorali.

Effetti indesiderati

Per quanto riguarda i ‘possibili effetti indesiderati’, nel documento pubblicato sul sito dell’Ema si evidenzia che “le reazioni avverse segnalate più frequentemente sono state:

  • dolorabilità in sede di iniezione (63,7%),
  • dolore in sede di iniezione (54,2%),
  • cefalea (52,6%),
  • stanchezza (53,1%),
  • mialgia (44,0%),
  • malessere (44,2%),
  • piressia (include lo stato febbricitante (33,6%) e febbre >38°C (7,9%)),
  • brividi (31,9%),
  • artralgia (26,4%) e
  • nausea (21,9%).

La maggior parte delle reazioni avverse è stata di severità da lieve a moderata e di solito si è risolta entro alcuni giorni dalla vaccinazione. Se confrontate con la prim dose, le reazioni avverse riferite dopo la seconda dose sono state più lievi e segnalate meno frequentemente”.

Efficacia e protezione
La durata della protezione offerta dal vaccino “non è nota in quanto è ancora in fase di determinazione dagli studi clinici in corso. La protezione inizia da circa 3 settimane dopo la prima dose di Vaxzevria. I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 15 giorni dopo la somministrazione della seconda dose. Come con tutti i vaccini, la vaccinazione con Vaxzevria potrebbe non proteggere tutti i soggetti vaccinati”.

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Ibride e Elettriche

In attesa del possibile rifinanziamento del noto “ecobonus”, è stato finalmente definito il decreto attuativo previsto con l’ultima Legge di Bilancio dedicato agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Si tratta di un provvedimento a favore delle famiglie meno abbienti, con un reddito ISEE inferiore ai 30mila euro.

Come riporta il Sole 24 Ore, nelle scorse ore il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha completato il testo e l’ha trasmesso al ministero dell’Economia e della finanza (Mef), ma da questo passaggio non ci si aspettano particolari modifiche. Coloro che sono alla ricerca di un’auto elettrica, da acquistare o noleggiare a lungo termine, potranno richiedere un contributo del 40% delle spese sino al 31 dicembre di quest’anno. Il limite massimo per i redditi ai quali è riservata l’offerta è quello dei 30mila euro e la vettura deve sottostare a due precisi requisiti: non avere una potenza superiore ai 150 kW e costare meno di 30mila euro (al netto dell’IVA, prezzo di listino chiavi in mano).

Il bonus non è cumulabile con altri contributi statali, pertanto non sarà possibile beneficiare di quello dedicato all’ecobonus e finanziato dalla stessa Legge di Bilancio con 420 milioni di euro. Per entrambi gli aiuti economici il meccanismo di erogazione è il medesimo: sono corrisposti direttamente dal concessionario che verrà rimborsato dalle Case costruttrici o dagli importatori, e questi, a loro volta, recupereranno l’importo con un credito d’imposta.

Per avere accesso al bonus, i concessionari devono registrarsi ed inserire i dati dell’acquirente sulla piattaforma del Governo conosciuta con il nome di ecobonus.mise.gov.it. Entro 180 giorni dalla prenotazione dovranno comunicare il numero di targa del nuovo veicolo elettrico immatricolato e appena consegnato.

Nel frattempo gli incentivi basati sul livello di emissioni di CO2 sono in esaurimento e si stima che saranno disponibili solo per tutto il mese di aprile; l’effetto congiunto tra l’incremento dei casi di Coronavirus (lockdown) e l’esaurimento degli incentivi potrebbe stritolare nuovamente il mercato dell’auto.

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Auto elettriche, ecco la conferma: 40% di sconto per i redditi bassi - Tom's Hardware Italia
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Unicredit, «eccessivo» lo stipendio da 7,5 milioni di Orcel: la bocciatura dei consulenti dei fondi - Corriere della Sera

La retribuzione da 7,5 milioni di euro per il primo anno di incarico al banchiere Andrea Orcel, candidato alla carica di amministratore delegato di Unicredit, entra nel mirino dei consulenti dei fondi istituzionali che danno consigli di voto in vista dell’assemblea del 15 aprile. I due consulenti hanno dato suggerimenti ai soci di votare contro la proposta sulla retribuzione perché sarebbe «eccessiva» e anche non chiaramente comunicata ai soci. Si tratta delle opinioni che i cosiddetti «proxy advisor», i consulenti che valutano le proposte di delibere da votare in assemblea, dando suggerimenti di voto. Unicredit il prossimo 15 aprile riunisce l’assemblea per eleggere il nuovo board. Il consiglio di amministrazione uscente ha presentato, come da statuto, una lista di candidati con in testa Pier Carlo Padoan come presidente e Orcel come ceo. Se i fondi istituzionali accogliessero la proposta dei due proxy advisor, il contratto con Orcel dovrà essere rivisto.

Il proxy advisor Glass Lewis in un report si dice «preoccupato dalla struttura del pacchetto di remunerazione del ceo, che comprende un premio in azioni non collegato alla performance e non soggetto a clausole di restituzione». Glass Lewis trova inoltre «molto preoccupante lo scarso livello di divulgazione fornito sul pacchetto retributivo dell’amministratore delegato» che definisce «eccessivo».

La cifra complessiva finale in effetti non è stata comunicata direttamente dalla banca nella relazione sulla remunerazione ma è stata ricostruita dagli analisti di Jp Morgan in un report di inizio marzo. Il banker ex Ubs dovrebbe guadagnare 2,5 milioni di euro a cui si aggiungerà un premio in azioni per un totale di 5 milioni portando il tutto a 7,5 milioni all’anno. L’ex ceo di Unicredit Jean Pierre Mustier, al suo ingresso nel gruppo nel 2016, aveva ridotto del 40% il compenso fisso portandolo a 1,2 milioni e l’anno scorso aveva rinunciato a 2,6 milioni di bonus.

Anche l’altra grande società di proxy advisory, Iss, mette nel mirino lo stipendio di Orcel in vista dell’assemblea. «Questo punto — scrive in un report — merita un voto contrario a causa del problematico pacchetto retributivo del nuovo ceo che potrebbe comportare un aumento significativo rispetto alla remunerazione del precedente ceo e sarebbe caratterizzato da un bonus completamente garantito per il 2021». Per l’anno in corso, ricorda il proxy advisor, è previsto un premio una tantum basato su azioni corrispondente al 200% della retribuzione fissa.

L’arrivo di Orcel è guardato dall’intero mercato come un punto di svolta per il settore bancario. La nuova strategia di Unicredit guidata dal top banker ex Ubs potrebbe comprendere anche operazioni straordinarie, con Mps e Banco Bpm come nomi che circolano maggiormente tra gli osservatori per una fusione. Lunedì 29 c’è stato un cambiamento rilevante nel capitale dell’istituto di piazza Aulenti: Allianz è salita al 3,11% del capitale dal precedente 1,25%.

Secondo il presidente uscente di Unicredit, Cesare Bisoni, «il nuovo amministratore delegato, Andrea Orcel» è «un banchiere di assoluta caratura internazionale con una comprovata esperienza nei processi di trasformazione aziendale e nella gestione del rischio. Crediamo fermamente che saprà fornire a Unicredit un contributo estremamente importante». Bisoni lo ha scritto nella lettera agli azionisti che accompagna la relazione al bilancio in vista dell’assemblea di metà aprile. Bisoni esprime anche apprezzamento per Piercarlo Padoan, «il migliore candidato per assumere la carica di presidente di Unicredit per il prossimo mandato. Sono certo che Unicredit potrà beneficiare della sua straordinaria esperienza e della sua profonda conoscenza del contesto istituzionale e finanziario europeo». Il presidente uscente rileva anche che Unicredit è una «banca paneuropea con un alto livello di patrimonializzazione, che può contare su una eccellente diversificazione geografica e che continuerà a trasformare le sfide in opportunità».

«Anche per Iss l’ex ministro Pier Carlo Padoan non è indipendente. Glass Lewis invece annovera Padoan tra i consiglieri indipendenti unicamente in quanto questa è la valutazione di UniCredit, che tuttavia non lo riconosce tale ai sensi del decreto 169 del 2020». Lo rileva Giuseppe Bivona, fondatore del fondo Bluebell, che ha criticato la candidatura dell’ex ministro dell’Economia alla presidenza dell’istituto. Bivona auspica «che il nuovo cda di Unicredit, una volta eletto dall’assemblea, nomini tra i suoi componenti un presidente che sia indipendente di nome e di fatto. La questione — aggiunge - è tanto più rilevante alla luce del rischio che la nomina di Padoan alla presidenza di Unicredit possa risultare in qualche modo collegata ad un progetto volto a favorire un’operazione con Mps, uno scenario a cui guardiamo con estrema preoccupazione».

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Visco: "Cauto ottimismo con campagna vaccini, forte incertezza su economia" - Adnkronos

"La crisi globale senza precedenti causata dalla diffusione del Covid-19 continua a incidere pesantemente sull’economia e sul tessuto sociale. Le misure di contenimento stanno richiedendo restrizioni all’esercizio delle attività produttive, limitazioni agli spostamenti personali, prolungati periodi di sospensione della didattica in presenza nelle scuole e nelle università". E' lo scenario che tratteggia il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella relazione all'assemblea ordinaria dell'istituto. "Come l’anno scorso, sono stati adottati accorgimenti per consentire lo svolgimento regolare di quest’Assemblea senza rischi". "La pressione sui sistemi sanitari è ancora forte. L’avvio delle campagne di vaccinazione in Italia e nel resto del mondo induce a un cauto ottimismo per il futuro. Resta comunque forte - evidenzia il Governatore -l’incertezza sull’evoluzione della crisi sanitaria e, di conseguenza, sulle prospettive dell’economia.

Nel 2020 e nei primi mesi del 2021 "il Consiglio superiore della Banca d’Italia ha disposto 34 contributi straordinari, per un complesso di circa 85 milioni di euro, sotto forma di erogazioni liberali, destinate in larga parte a progetti di immediata attuazione finalizzati a potenziare la capacità di contrasto alla diffusione del virus da parte del sistema sanitario nazionale. È in fase di avanzata realizzazione un’iniziativa a favore delle famiglie di medici e infermieri che hanno perso la vita a causa del Covid-19", ha riferito ancora Visco.

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Deliveroo, disastro in borsa al debutto. Ma grandi azionisti (Amazon) e vertici hanno già incassato, i… - Il Fatto Quotidiano

Debutto disastroso per Deliveroo alla borsa di Londra. Il titolo della società di consegna di cibo a domicilio è al momento sospeso dopo un crollo del 30%. Del resto il percorso per debuttare sul listino non è stato privo di intoppi. Il prezzo iniziale del collocamento è stato via via ridotto e diverse grandi società di gestione britanniche (che solitamente garantiscono un limite ai ribassi con i loro acquisti) si sono tirate indietro a causa di alcuni aspetti tecnici della quotazione (una doppia categoria di azioni, insolita in Europa) e per le incertezze che ancora avvolgono l’inquadramento dei rider e che pregiudicano per ora l’inclusione della società negli investimenti che rispettano i requisiti di sostenibilità (Esg). “Ci sarà molta pressione in vendita, in quanto molti cercano di ritirarsi da una Ipo guasta”, ha commentato Patrick Basiewicz, analista di Finncap, sottolineando come, con il supporto degli istituzionali compromesso, ci saranno pochi grandi acquirenti del titolo.

Durante il collocamento Deliveroo ha venduto 384 milioni di azioni , pari al 21% del capitale, raccogliendo 1,5 miliardi di sterline, di cui 1 miliardo entrato nelle casse della società e 500 milioni in quelle degli azionisti che hanno venduto durante il collocamento, tra cui Amazon (91 milioni di sterline di incasso) il ceo Will Shu (26 milioni).Il valore con cui la società si è affacciata sul listino londinese era di 7,6 miliardi di sterline (8,9 miliardi di euro). Dieci minuti dopo valeva 2 miliardi di meno. Le perdite sono destinate a scaricarsi in primo luogo sugli investitori al dettaglio, a cui erano stati assegnati 50 milioni di sterline di azioni a 70mila risparmiatori non potranno vendere fino a mercoledì prossimo. Tra i big che hanno tenuto le azioni ci sono Fidelity e T Rowe. Deliveroo, nata nel 2013, ha chiuso il 2020 con un rosso di 224 milioni di sterline ma ha registrato un aumento dei ricavi del 54%, grazie al boom degli ordini favorito dai lockdown.

Il Fatto Economico - Una selezione dei migliori articoli del Financial Times tradotti in italiano insieme al nostro inserto economico.

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Bonus auto elettriche, come funziona il contributo per chi ha Isee inferiore a 30.000 euro - QuiFinanza

Il ministero dello Sviluppo economico ha messo a punto il decreto attuativo previsto dall’ultima legge di Bilancio sugli incentivi alle auto elettriche riservate alle famiglie meno abbienti. Un decreto che servirà come spinta al rinnovo del parco macchine con veicoli meno inquinanti, per il quale sono stati stanziati 20 milioni di euro.

L’incentivo consente di ottenere uno sconto del 40% del prezzo d’acquisto di veicoli elettrici rientranti in specifici requisiti. Vediamo quali.

Bonus auto elettriche, cos’è

L’agevolazione prevista dal comma 77, articolo 1 della legge n. 178/2020 consiste in un contributo nella misura del 40% delle spese per l’acquisto (vale anche il leasing) entro il 31 dicembre 2021 di un’auto elettrica con potenza fino a 150 kW.
Il beneficio è destinato ai nuclei familiari con un Isee fino a 30mila euro.
Il prezzo da listino ufficiale non deve superare i 30mila euro al netto dell’Iva. Il contributo è alternativo e non cumulabile con altri bonus.
Il tetto di spesa fissato dalla legge di Bilancio è di 20 milioni di euro: raggiunta questa cifra, o ci sarà un rifinanziamento oppure il bonus non verrà più erogato.

Bonus auto elettriche non è ecobonus

Questo contributo non va confuso con l’ecobonus che non ha limiti Isee, prevede incentivi non basati sulla motorizzazione ma sul livello di emissioni di CO2, da 0 a 135 g/km. Uno è basato sul tipo di motore, l’altro sulla capacità di inquinare. Ricordiamo che l’ecobonus è finanziato sempre nella legge di Bilancio con 420 milioni.

Bonus auto elettriche, come viene erogato

Il meccanismo di erogazione dei contributi per l’elettrico è lo stesso dell’ecobonus: il bonus verrà riconosciuto dal concessionario al momento dell’acquisto e questo sarà rimborsato dalle case costruttrici o dagli importatori. Questi ultimi a loro volta recupereranno l’importo mediante credito d’imposta.
Il tutto verrà gestito sulla piattaforma messa a disposizione sul sito del ministero dello Sviluppo economico e gestita da Invitalia, che fa capo al ministero dell’Economia. I concessionari dovranno registrarsi su questa piattaforma in modo da prenotare i contributi, inserendo i dati del compratore e dell’ordine di acquisto in base alle istruzioni dettate dal sistema che, alla fine, rilascerà alla concessionaria una ricevuta. Dalla data della prenotazione, il venditore ha 180 giorni per confermare l’operazione comunicando il numero di targa dell’auto acquistata. L’avvio delle operazioni di prenotazione dei contributi sarà pubblicato sempre sulla piattaforma ecobonus.

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Decreto Sostegni, domande contributi a fondo perduto 2021 - SCARICA PDF E ISTRUZIONI - Gazzetta del Sud

Finalmente il decreto sostegni per i contributi a fondo perduto è realtà. E allora è bene chiarire chi ha diritto agli aiuti del Decreto Sostegno, appena varato dal Governo. Ecco come si fa a presentare la domanda per ottenere questi aiuti? Quali sono alcuni dei ristori principali messi in campo per fronteggiare la crisi economica? Bollette, contratti a termine, sgravi per bar e ristoranti.

Sono online il modello e le istruzioni per richiedere il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal Dl Sostegni. Il Provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, definisce le regole per richiedere e ottenere il nuovo contributo a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”. La procedura è semplice: a partire dal 30 marzo e fino al 28 maggio le richieste andranno inviate all’Agenzia delle Entrate, anche avvalendosi di un intermediario, tramite i canali telematici dell’Agenzia o mediante la piattaforma web messa a punto dal partner tecnologico Sogei, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet.  Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta o, a scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione. Due i requisiti per accedere al sostegno: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30%.

Oggetto: Definizione del contenuto informativo, delle modalità e dei termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 marzo 2021

Il modulo del bonus

Il nuovo bonus a fondo perduto potrà essere richiesto compilando online un modulo da presentare a partire dal 30 marzo 2021 e non oltre il 28 maggio 2021, sempre via web. Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato per il suo Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche e sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Spid, Cie o Cns oppure Entratel dell’Agenzia. Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà delle verifiche e rilascerà delle ricevute al soggetto che ha trasmesso l’istanza. In particolare, in caso di esito positivo, le Entrate comunicheranno l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (o il riconoscimento dello stesso come credito d’imposta nel caso di tale scelta) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, accessibile al soggetto richiedente o al suo intermediario delegato.

Ecco il modulo

A chi spetta il contributo – Come indicato dal “Decreto Sostegni”, il nuovo contributo a fondo perduto può essere richiesto dai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato, che nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019) abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro. Inoltre, il contributo spetta anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Sono invece esclusi dalla fruizione del bonus i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto (23 marzo 2021) o che abbiano attivato la partita Iva successivamente (a partire dal 24 marzo 2021), gli enti pubblici (art. 74 del TUIR), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir).

I requisiti per ottenere il Bonus

I requisiti per avere il bonus sono due. Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare è che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. Il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, sempre che rispettino il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.

Come si calcola il contributo?

L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 secondo questo schema riassuntivo:

  • - 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
  • - 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
  • - 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
  • - 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
  • - 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.

È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro. Il nuovo contributo a fondo perduto, come i precedenti bonus, è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.

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Fondo perduto, corsa alle domande: niente calo del fatturato per le partite Iva dal 2019 - Il Sole 24 ORE

Di fatto, si punta a fugare ogni dubbio rispetto alla formulazione del decreto Sostegni (articolo 1 del Dl 41/2021) , anche per evitare penalizzazioni a chi potrebbe avere una media mensile paradossalmente più bassa rispetto al primo anno del Covid ma solo perché ha avuto più difficoltà a ingranare essendo una start up.

Come si compila la domanda

Per non commettere gli errori sul chiarimento arrivano in soccorso le istruzioni alla compilazione della domanda.

Gli importi dell'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 e dell'anno 2019 da indicare vengono determinati dividendo la cifra complessiva del fatturato e dei corrispettivi di ciascuno dei due anni per il numero dei mesi in cui la partita Iva è stata attiva nell'anno.

Nello specifico di autonomi, imprese e professionisti che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2019, ai fini del calcolo dell'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019, rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della partita Iva. Le istruzioni differenziano due situazioni.

Partita Iva aperta prima del 2019. Nel caso di partita Iva attivata prima 2019, il richiedente deve dividere l'importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi realizzati nell'anno 2019 per 12 mesi.

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Deliveroo crolla al debutto in Borsa, perde fino al 30% - Ultima Ora - Agenzia ANSA

(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Debutto disastroso per Deliveroo alla Borsa di Londra. Il titolo della società di consegna di cibo a domicilio, che in fase di collocamento ha dovuto abbassare le sue pretese al minimo della forchetta, è arrivata a perdere fino al 30% nelle prime contrattazioni, con gli investitori - secondo Bloomberg - preoccupati per la struttura del capitale, con due classi di azioni, e per i diritti dei rider.
    Il prezzo di offerta della quotazione è stato fissato a 3,9 sterline per azione, pari ad una capitalizzazione di mercato di 7,59 miliardi di sterline (escluse eventuali quote gestite in over-allotment). (ANSA).
   

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Alitalia, Giorgetti: “Negoziazioni con la Ue in stallo, serve una nuova strategia” - Il Fatto Quotidiano

Roma potrebbe arrivare a una rottura con la Ue sul dossier Alitalia. La svolta ufficiale arriva martedì sera, con un breve comunicato del ministero dello Sviluppo guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti: “È stata valutata la situazione di Alitalia alla luce dello stallo delle negoziazioni con la Commissione Europea per il decollo della Newco Ita. Si ritiene dunque necessaria una nuova strategia di azione da concertarsi con Mef e Mims per permettere la continuità operativa della compagnia aziendale”. L’annuncio della “nuova strategia” arriva dopo le rimostranze del direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni nei confronti della Ue e mentre in Parlamento diventa sempre più vocale il partito trasversale – dai 5 Stelle a Leu fino alla Lega passando per frange del Pd e Fratelli d’Italia – che chiede al governo di respingere le richieste “irricevibili” di Bruxelles, che in nome della discontinuità vuole che a Ita restino in dote meno di 50 aerei e molti meno dipendenti rispetto al numero attuale, mentre handling, manutenzione e MilleMiglia verrebbero venduti al miglior offerente.

Posizioni condivise dai sindacati, che dopo il presidio sotto il Mise per gli stipendi non pagati sollecitano il decollo della nuova Ita: per Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, le “lungaggini decisionali di Bruxelles” rischiano di “affossare il progetto, con danni ingenti per il nostro Paese”. Il Tesoro ha dato il via libera al versamento ai commissari dei 24,7 milioni di sostegni pubblici autorizzati la settimana scorsa dalla commissaria Margrethe Vestager e gli accrediti ai lavoratori dovrebbero arrivare “nei prossimi giorni”. Ma il problema pressante è la continuità operativa della compagnia.

Il sottosegretario Claudio Durigon, al termine dell’incontro con i rappresentanti dei lavoratori, ha assicurato: “Cercheremo insieme agli altri ministeri dei tavoli di confronto per far partire al più presto il piano di Ita. Stiamo combattendo con la Vestager per far capire l’importanza di avere una nostra compagnia”. Il verbo non è scelto a caso e segna la linea, condivisa tra gli altri dalla senatrice M5s Giulia Lupo, eletta a Roma Fiumicino, assistente di volo e delegata dell’Usb. Per la quale “le condizioni poste dalla Commissione non solo sono inaccettabili ma esulano dalle valutazioni tecniche e, pertanto, sono irricevibili. Ormai appare chiaro che in Europa si sta stringendo una tenaglia attorno al dossier Alitalia: da un lato si ritarda il riconoscimento degli indennizzi con un iter sempre più aggravato e lungo, dall’altro si impongono condizioni che arrivano a definire la strategia del nostro Paese sul trasporto aereo .A questo punto, non resta altra scelta se non quella di sospendere le interlocuzioni con la Commissione”.

D’accordo Leu: per Stefano Fassina “il governo deve trasferire tutti gli asset di Alitalia a Ita e farla partire subito. Le condizioni poste dalla Commissione sono ingiustificabili e insostenibili, discriminatorie, ma continuare a negoziare è esiziale sia per Alitalia che per Ita” perché “condanna al soffocamento Alitalia in Amministrazione straordinaria, data l’impossibilità di vendere voli per i prossimi mesi e di pagare stipendi, casse integrazioni e fornitori”, e fa perdere la stagione estiva a Ita mentre “gli altri vettori, generosamente sostenuti dai rispettivi Stati saturano il mercato ancora ristretto dalle conseguenze del Covid”. Dunque “l’incertezza e la timidezza del governo nei confronti della Commissione europea implica privare definitivamente l’Italia della propria compagnia di bandiera e, con essa, potenzialità di crescita nel turismo e nell’export, oltre a determinare 6-7000 esuberi”.

Il Pd è solo poco più cauto: “Con il piano di ridimensionamento ci sono 11 mila famiglie che rischiano di rimanere senza stipendio. È una situazione non più accettabile, i ministeri competenti la smettano con questo continuo scaricabarile e ascoltino le parti sociali”, dicono, in una nota, il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio, e Rocco Lamparelli, responsabile settore mobilità del Pd Lazio. “Non si può continuare ad andare avanti con l’amministrazione straordinaria che non garantisce i diritti economici dei dipendenti. Ora serve accelerare con il piano industriale per la nuova compagnia nazionale”, concludono. Il deputato Marco Miccoli, ex sindacalista, mette però nel mirino la “estenuante ed incredibile trattativa europea” che ha portato a sostituire “il progetto del precedente governo per dare vita ad una grande compagnia di bandiera con un piano che prevede una compagnia bonsai, che non reggerà alla riapertura del mercato nazionale e internazionale del trasporto aereo”.

Dal canto suo Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, già lunedì aveva parlato di “ricatti europei” e “un’Europa che tenta di ridurre le potenzialità del trasporto aereo italiano affinché la nostra compagnia resti depotenziata e non autonoma. Magari per farla comprare a due soldi da qualche compagnia straniera. Rilanciare il vettore italiano, aumentare la flotta aerea, riprendere le rotte intercontinentali, regolamentare il traffico low-cost, rinvigorire le manutenzioni, tutelare i livelli occupazionali e se serve fare nuove assunzioni, moltiplicare le tratte e tornare a volare con scali diretti. Questo serve ad Alitalia, volare alto, non frazionarsi e minimizzarsi”.

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Bonus auto elettriche, arriva contributo per chi ha tetto Isee inferiore a 30mila euro - Sky Tg24

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Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...