La ratio dell'operazione e gli impatti finanziari-industriali
Cattolica è diventata di recente società per azione e ha visto la nomina del nuovo consiglio di amministrazione: entrambi passaggi di discontinuità rispetto a un passato in cui - causa anche i ribassi dei mercati del 2020 - Ivass ha richiesto un aumento di capitale da 500 milioni, di cui 300 già versati da Generali.
L’Offerta - approvata all'unanimità dal cda di Generali e che avrà un impatto sulla Solvency del Leone stimato in 7,8 punti percentuale - "permetterà di valorizzare ulteriormente le caratteristiche distintive di Cattolica, anche grazie al contributo tecnologico e dimensionale di Generali, permettendo la realizzazione di importanti economie di scala e sinergie industriali, con una particolare attenzione al mantenimento di alcuni elementi essenziali di Cattolica quali la tutela dell’identità e del legame storico il territorio, il mantenimento del brand e la valorizzazione di esperienze e asset con riferimento al settore agricolo-assicurativo, al terzo settore (associativo ed enti religiosi) e alla bancassurance in una logica di sviluppo e valorizzazione dell’attività".
Inoltre l'Offerta stessa "permetterà il conseguimento di benefici significativi per tutti gli stakeholders dell’emittente, cioè azionisti, clienti, agenti, dipendenti, comunità e ambiente". Inoltre, si prevede "che, a regime, l’operazione porti ad un aumento dell’incidenza degli utili derivanti dal business danni, coerentemente con le preferenze strategiche in termini di allocazione di risorse per la crescita inorganica".
Le condizioni di efficacia e le sinergie
Tra le condizioni di efficacia dell'Offerta c'è il raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale o in seconda istanza del 50% più un azione (oggi Generali detiene il 23,672%) e il fatto che Cattolica non dia corso alla seconda tranche di aumento di capitale da 200 milioni. Tra gli obiettivi finanziari e industriali spiccano invece "un incremento della scala dimensionale di Generali in Europa e un’accelerazione della diversificazione del business mix a favore del segmento danni" e il "conseguimento di sinergie operative di costo e di sinergie incrementali da eccellenza tecnica e ricavo (stimate, a regime, superiori a 80 milioni ante imposte per anno), derivanti da economie di scala" mentre "i relativi costi di integrazione sono stimati complessivamente in circa 150-200 milioni ante imposte, da sostenersi nel corso dei prossimi quattro anni".
In relazione all’Offerta, Generali è assistita da Rothschild, Bank of America e da Mediobanca Banca di Credito Finanziario, quali advisor finanziari, e da Gianni & Origoni, quale consulente legale.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Generali lancia Opa su Cattolica a 6,75 euro. Obiettivo delisting - Il Sole 24 ORE
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