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Banco Santander deve risarcire l’a.d. di Unicredit, Andrea Orcel, con 68 milioni per aver ritirato l’offerta che lo avrebbe reso ceo dell’istituto spagnolo nel 2019. Lo riportano le agenzie di stampa internazionali.
Secondo la corte di Madrid che si è occupata dal caso, infatti, l’offerta presentata da Santander deve essere considerata un contratto valido, che l’istituto non ha rispettato decidendo di non proseguire con la nomina di Orcel. Il risarcimento coprirebbe il bonus di firma per la clausola di buyout, due anni di salario e i danni morali.
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Orcel aveva chiesto 76 milioni di risarcimento, dichiarando di aver perso anche milioni di dollari in compensi differiti da parte di Ubs, suo precedente datore di lavoro.
«Contratto valido»
Il giudice Javier Sanchez Beltran ha dichiarato valido il contratto del 24 settembre 2018 tra il Santander e Andrea Orcel, condannando quindi l’istituto iberico a pagare all’attuale a.d. di UniCredit un risarcimento da 68 milioni per averlo infranto decidendo di non proseguire con la nomina del banchiere ad amministratore delegato.
Come si arriva ai 68 milioni
È quanto si legge nella sentenza, che calcola l’importo riconoscendo a Orcel 17 milioni come bonus di firma, 35 milioni a copertura degli incentivi di lungo periodo, 5,8 milioni per due annualità della remunerazione target e 10 milioni per danni morali e reputazionali. Secondo il giudice la rottura del contratto da parte del Santander è stata «unilaterale e ingiustificata».
Banco Santander deve risarcire Orcel con 68 milioni per la mancata nomina - Il Sole 24 ORE
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