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Tuesday, January 10, 2023

Borse, Milano chiude piatta anche dopo le parole di Powell. Gas a 70 euro - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Borse europee chiudono poco mosse una seduta senza mordente dopo la striscia positiva di inizio anno (+7,2% l'Eurostoxx). In una giornata in cui la Banca mondiale ha tagliato le stime di crescita globale rafforzando lo spettro della recessione, i mercati tirano il fiato e non trovano nelle parole del presidente della Federal Reserve indicazioni per valutare le prossime mosse della banca centrale Usa in materia di tassi di interesse. Parlando a un simposio della Riksbank svedese, Jerome Powell ha sottolineato l'importanza della stabilità dei prezzi e la necessità di continuare a lavorare per riportare l'inflazione all'obiettivo del 2 per cento. Powell ha detto che «la stabilità dei prezzi è il fondamento di un'economia in salute e garantisce benefici incommensurabili nel tempo». La Fed, ha aggiunto Powell, è «fortemente concentrata» sull'obiettivo di riportare l'inflazione sotto controllo. Powell ha avvisato che la missione di far scendere l'inflazione e le sue conseguenze «potrebbero essere impopolari» e «alimentare l'opposizione politica». Dopo i dati sul mercato del lavoro Usa, pubblicati la scorsa settimana, i mercati si aspettavano di capire la fondatezza, o meno, delle aspettative su una Fed meno aggressiva sui tassi di interesse. A Milano il Ftse Mib, che ieri aveva raggiunto i nuovi massimi da febbraio, ha chiuso con un -0,08%, quando a Parigi il Cac40 è sceso dello 0,55%, a Francoforte il Dax40 dello 0,12%, a Londra il Ftse100 dello 0,39% e ad Amsterdam l'Aex dello 0,43 per cento. Tra le blue chip di Piazza Affari, hanno chiuso in testa al segmento principale Finecobank (+1,17%) e Poste Italiane (+1,17%). Segno opposto per Moncler (-1,48%) e Campari (-1,28%). Oscillano sulla parità gli indici di Wall Street.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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St in calo con stime settore e dati vendite Tsmc

È rimasto sotto i riflettori il comparto dei semiconduttori dopo i dati delle vendite di dicembre del colosso taiwanese Tsmc che ha registrato un calo del 13,5% nei ricavi a 192,5 miliardi di dollari di Taiwan rispetto al mese precedente chiudendo il 2022 con +42,6%: le indicazioni sul quarto trimestre sono inferiori alle stime degli analisti. St ha perso lo 0,47%, recuperando dai minimi, anche alla luce delle statistiche della Semiconductor Industry Association americana, che segnalano un calo delle vendite globali di semiconduttori a novembre (-9% anno su anno e -3% rispetto al mese precedente): mentre sul mercato statunitense, europeo e giapponese l'incremento ha rallentato rispetto alle medie registrate nei mesi recenti, in Cina e nel resto dell'Asia c'è stata una flessione a doppia cifra.

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Nexi debole. Barclays: con recessione meno carte di credito

Nexi ha perso lo 0,33%, complice il downgrade sul titolo da parte degli analisti di Barclays che sottolineano la contrazione dei volumi delle transazioni con le carte di pagamento in Europa. Secondo la casa di investimento inglese, il trend dei consumi a livello nominale sta continuando a mostrare segnali di un rallentamento e il quadro complessivo per il 2023 si presenta più arduo rispetto all'anno precedente vista l'incertezza dello scenario macroeconomico, il minore effetto dell'inflazione e anche il rimbalzo meno accentuato delle spese legate ai viaggi che hanno beneficiato di un confronto favorevole con gli anni precedenti. Il peggio deve ancora venire, secondo Barclays, visto che la contrazione economica in atto in Europa porterà i consumatori a spostare la spesa su bollette e mutui (di solito non pagate con carte) rispetto alle spese cosiddette discrezionali che vengono effettuate con bancomat e carte di credito. Su queste basi Barclays stima un impatto superiore al 5% sulle spese con carta e stima l'incremento dei pagamenti elettronici in termini di volumi intorno al 5% nel 2023.

Spread in calo a 191 punti, rendimento BTp al 4,21%

BTp in evidenza sul secondario telematico Mts e lo spread con i Bund si riduce nel finale e torna ai minimi da metà dicembre. Il differenziale di rendimento tra il BTp benchmark decennale e il pari scadenza tedesco al closing è indicato a 191 punti base (196 punti stamani) in calo rispetto ai 195 punti del closing di lunedì. I titoli italiani scambiati sul mercato telematico Mts sono risultati in controtendenza rispetto agli altri titoli sovrani dell'eurozona. L'apprezzamento dei corsi dei titoli italiani nel finale ha determinato una discesa del rendimento al 4,21% dal 4,24% segnalato stamani in avvio (4,16% il closing della vigilia). Il Bund decennale rende il 2,3 per cento. Il Bonos spagnolo il 3,3 per cento.

Andamento dello spread Btp / Bund

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Petrolio in calo, euro tocca massimi da sette mesi

Sul mercato valutario l'euro ha toccato il massimo da fine aprile 2022 a quota 1,0792 per poi ripiegare a fine giornata a 1,0732 sul dollaro. Divisa unica in rialzo a 141,92 sullo yen, mentre il cambio dollaro/yen sale a 132,23. Seduta volatile per il petrolio dopo il rally della vigilia. Il Brent a Londra scende dello 0,16% a 79,52 dollari nella consegna a marzo mentre il Wti febbraio torna sotto quota 75 dollari a 74,65 dopo il buon andamento della mattinata. Chiude a 70 euro al MWh il gas ad Amsterdam: 70 euro per la scadenza febbraio (-5,7%).

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