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Friday, March 31, 2023

Lagarde, l'inflazione core è ancora troppo alta - Agenzia ANSA

I rialzi dei tassi "stanno appena cominciando a funzionare, ad esempio i nuovi dati" sull'inflazione "in Italia dicono che siamo al 6,9%", ma "la core inflation è ancora troppo elevata, in Italia è passata dal 5,6% al 5,7% quindi c'è ancora lavoro da fare": lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante l'incontro con 400 studenti promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini. Lagarde ha però sottolineato come "c'è molta incertezza", quindi la Bce valuterà i dati ad ogni incontro. 

"Non metterei nella stessa categoria Deutsche Bank e Credit Suisse", ha detto la presidente della Bce. Lagarde ha ribadito che la Bce si assicurerà che le banche abbiamo accesso a tutta la liquidità che serve, perché "non esiste un trade off tra la stabilità finanziaria e la stabilità dei prezzi".
Questo periodo di "permacrisi", cioè una serie di shock senza precedenti, non ci deve rendere pessimisti, ha detto Lagarde durante l'incontro con 400 studenti. Questo periodo "ci ha portato dall'illusione che potessimo avere energia a basso costo, salute e controllo del nostro destino, alla resilienza. Dobbiamo essere pessimisti? No, perché quando guardiamo a cosa siamo riusciti a fare sulla base della resilienza è straordinario", ha detto Lagarde, ricordando che la Ue è rimasta unita con la guerra, "abbiamo deciso di stare dal lato di chi ha subito l'invasione", e per i vaccini "tutti credevano che gli europei avrebbero fatto da soli ma poi ci siamo organizzati e abbiamo collaborato assieme e reagito, una cosa che non avremmo mai immaginato".
"L'obiettivo ambizioso ma molto chiaro è di riportare l'inflazione al 2%", e "non c'è nulla che ci farà cambiare l'obiettivo perché è di importanza critica. Certo dobbiamo seguire cosa succede a livello politico ma la Banca centrale è indipendente, opera su mandato e porterà a termine il suo compito, ha aggiunto Lagarde.
E' "poco probabile che si ripeta in Ue" un caso Silicon Valley Bank, perché "il sistema è molto robusto", e non abbiamo banche "con la stessa concentrazione della Svb cioè un settore esclusivo di venture capitalists che ha lasciato molti depositi non assicurati in questa banca e nel giro di pochissimo tempo ha deciso di toglierli", ha affermato Lagarde. "Negli Usa c'erano circa 13 o 14 banche controllate e devono rispettare i requisiti di capitale e avere abbastanza liquidità se succedesse qulcosa. In Ue sono molte di più, sono 2000 circa per le quali facciamo stress test e verifichiamo che abbiano capitali sufficienti. Fa una grossa differenza", ha spiegato.

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Bollette della luce dimezzate, risparmi fino a 790 euro l’anno. Bonus alle famiglie numerose con Isee fino a 3 - ilmessaggero.it

Più, molto di più, di quanto lo stesso presidente dell’Autorità dell’Energia, Stefano Besseghini, aveva annunciato solo 24 ore prima della decisione. Le tariffe della luce del mercato tutelato non scendono del 20 per cento come previsto, ma crollano addirittura del 55,3 per cento. Per i prossimi tre mesi le famiglie del mercato tutelato pagheranno l’energia elettrica 23,75 centesimi al chilowattora. Tasse incluse. 
 

Bollette luce e gas, ribassi dal 1° aprile? Non per tutti, le differenze tra mercato tutelato e libero

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Dl bollette, ridotto lo sconto fiscale sul gas per le aziende. Tornano gli “oneri di sistema” per… - Il Fatto Quotidiano

I crediti d’imposta per le bollette energetiche delle imprese scendono rispetto a quelli attualmente in vigore, considerato il calo generalizzato dei prezzi dell’energia. Il gas viene oggi scambiato a 46 dollari al megawatt/ora, una ventina di euro in meno rispetto ad un anno fa e quasi 300 euro in meno dai picchi raggiunti a fine estate. Nel secondo trimestre 2023 i crediti d’imposta scenderanno quindi dal 45% al del 20% per il gas, sia per le aziende gasivore (ossia tipi di produzione che richiedono una grande quantità di gas, ndr) che non gasivore mentre saranno differenziati per l’elettricità: 20% per le energivore e 10% per le imprese più piccole con potenza pari o superiore a 4,5 kW. È quanto si legge nel decreto bollette pubblicato in Gazzetta Ufficiale con cui si proroga invece fino a giugno il taglio dell’Iva al 5% sul gas, che viene esteso anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano. Rimangono per ora azzerati gli oneri di sistema sul gas ma sono reintrodotti per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. Sempre per il gas viene gradualmente ridimensionata e poi azzerata nel corso del secondo trimestre 2023 la componente tariffaria negativa UG2, introdotta da aprile dello scorso anno da Arera e applicata ai consumi fino a 5.000 smc/anno. Una misura speciale che ha permesso di contrastare per famiglie e piccoli utenti il picco dei prezzi gas.

Viene introdotta una tassazione più favorevole per gli imprenditori agricoli che producono e cedono energia da fonti agroforestali che si applica all’anno d’imposta 2022. Lo prevede il decreto bollette che introduce un articolo che modifica la tassazione relativa alla produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali oltre i limiti già fissati (2.400 Mwh/anno per le fonti rinnovabili agroforestali e 260 mwh/per quelle fotovoltaiche). La nuova norma stabilisce, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022, che la determinazione del reddito sulla componente riconducibile alla valorizzazione dell’energia ceduta, con esclusione della quota incentivo, si basi sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Arera, e il valore di 120 euro/MWh. Attualmente viene viene calcolato un reddito imponibile sulla base del 25% del fatturato riferiti alla sola quota di energia (escluso incentivo). La nuova formulazione, si precisa, prevede un onere pari a 4,3 milioni di euro per quest’anno.

Al Ministero delle imprese e del made in Italy viene inoltre istituito un Fondo da 2 milioni di euro il 2023, “finalizzato a sostenere le imprese a forte consumo di energia elettrica di cui all’elenco pubblicato dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, localizzate nelle Regioni insulari e per le quali è istituito un tavolo di crisi nazionale presso il predetto Ministero”. Il principale beneficiario del provvedimento è la Portovesme, nel Sulcis, di proprietà del colosso Glencore. Il gruppo svizzero ha chiuso il 2022 con profitti più che triplicati a 17 miliardi di dollari (16 miliardi di euro). I ricavi sono saliti del 28% a 256 miliardi. La società ha annunciato che distribuirà ai suoi azionisti oltre 7 miliardi. Con un successivo decreto i governo dovrà individuare le modalità di utilizzo delle risorse “in modo che ne sia assicurata la compatibilità con gli aiuti di Stato” ed evitare, quindi, eventuali procedure di infrazione da parte dell’Ue. Inoltre, in sede di conversione del dl, è possibile che questi due milioni possano essere ulteriormente implementati.

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La logistica è un far west ma grandi gruppi e amministratori preferiscono non risolvere

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Rottamazione quater 2023, ecco come funziona e come fare richiesta per la definizione agevolata GUIDA - Gazzetta del Sud

Rottamazione quater 2023, ecco come funziona e come fare domanda per la definizione agevolata ISTRUZIONI.

Al via la nuova definizione agevolata delle cartelle, la rottamazione quater. Agenzia Riscossione ha pubblicato sul sito le modalità e il servizio per presentare la domanda di adesione. La richiesta deve essere trasmessa in via telematica entro il 30 aprile 2023. La manovra ha infatti introdotto la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati in riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti rottamazioni che risultano decadute per mancati pagamenti. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. On line anche le Faq.

La definizione agevolata - ricordano da Riscossione - consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e l'aggio, mentre le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio.

Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. A coloro che presenteranno la richiesta di definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione. Oltre alle modalità e al servizio per la presentazione della domanda di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio portale anche le risposte alle domande più frequenti (Faq) sulla nuova definizione agevolata. I contribuenti possono presentare la richiesta di adesione alla Definizione agevolata utilizzando l’apposito servizio disponibile direttamente nell’area pubblica del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, senza la necessità di inserire credenziali di accesso. Nella sezione «Definizione agevolata» si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione, specificando il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute. È inoltre necessario indicare un indirizzo e-mail al quale verrà inviata la ricevuta di presentazione della domanda ed è obbligatorio allegare la prevista documentazione di riconoscimento.

Come fare domanda

Hai a disposizione due modalità alternative per presentare la domanda di adesione.

On-line in area riservata

Compila il form e indica le cartelle/avvisi che intendi inserire nella domanda di adesione direttamente dall’area riservata con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi.

On-line in area pubblica

Compila il form, allegando la documentazione di riconoscimento. Ricorda di specificare l’indirizzo e-mail per avere la ricevuta della domanda di adesione (R-DA-2023).

Se intendi aderire alla Definizione agevolata ("Rottamazione-quater”) per un singolo carico contenuto nella cartella/avviso e non per tutta la cartella/avviso, è possibile indicare anche il riferimento del singolo carico.

Dopo aver presentato la domanda

Se hai presentato la domanda in area riservata, riceverai una e-mail di presa in carico con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023).

Se hai presentato la domanda in area pubblica:

  • * Riceverai una prima e-mail all’indirizzo che hai indicato, con un link da convalidare entro le successive 72 ore. Decorso tale termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.
  •  Dopo la convalida della richiesta, una seconda e-mail indicherà la presa in carico, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.
  • * Infine, se la documentazione allegata è corretta, ti verrà inviata una terza e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione (R-DA-2023).

QUAL È L’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?

La Legge n. 197/2022 stabilisce che i benefici previsti dalla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”), siano applicati ai debiti risultanti dai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Chi aderisce dovrà pagare unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

Per quanto riguarda i debiti contenuti nei carichi relativi alle sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché alle altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non siano da corrispondere unicamente le somme dovute a titolo di interessi compresi quelli di cui all’art. 27, sesto comma, della Legge n. 689/1981 (cosiddette “maggiorazioni”), quelli di mora di cui all’art. 30, comma 1, del DPR n. 602/1973 e di rateizzazione, nonché le somme dovute a titolo di aggio.

2. QUALI SONO I DEBITI CHE RIENTRANO NELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?

La Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:

* contenuti in cartelle non ancora notificate;
* interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
* già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del relativo precedente piano di pagamento.

I carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato rientrano nella “Rottamazionequater” solo se l’ente, entro il 31 gennaio 2023, provvede a:

o # adottare uno specifico provvedimento;
o # trasmetterlo, sempre entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione;
o # pubblicarlo sul proprio sito internet.

3. QUALI SONO I DEBITI CHE NON RIENTRANO NELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?

Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”):

* i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022;

* i carichi relativi a:

▪ # somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato;
▪ # crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
▪ # multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
▪ # “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’Imposta sul Valore Aggiunto riscossa all’importazione.

* le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (cosiddetti GIA);
* i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31gennaio 2023, all’adozione di uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell'ambito applicativo della misura agevolativa.

4. PER ADERIRE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEVO FARE UNA RICHIESTA?

Sì, la Legge n. 197/2022 stabilisce che il debitore manifesta la sua volontà di procedere alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”), presentando, entro il 30 aprile 2023, apposita dichiarazione di adesione, con le modalità, esclusivamente telematiche, definite da Agenzia delle entrate-Riscossione e rese note sul proprio sito internet.

5. COME POSSO PRESENTARE LA DOMANDA DI ADESIONE?

È possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazionequater”) utilizzando i servizi messi a disposizione da Agenzia delle entrate-Riscossione sul proprio sito internet.

Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda:

•  * in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata;
* in area pubblica compilando un apposito form in ogni sua parte e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per
ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

6. COSA SUCCEDE DOPO AVER PRESENTATO LA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA?

La legge prevede che Agenzia delle entrate-Riscossione invii al contribuente, entro il 30 giugno 2023, una “Comunicazione” di:

* accoglimento della domanda, contenente:
▪ # l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”);
▪ # la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di
presentazione della domanda di adesione;
▪ # i moduli di pagamento precompilati;
▪ # le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente;

* diniego (eventuale), con l’evidenza delle motivazioni per le quali non è stata accolta la richiesta di Definizione agevolata.

7. DEVO PAGARE IN UNICA SOLUZIONE OPPURE POSSO RATEIZZARE?

È prevista la possibilità di pagare l’importo dovuto a titolo di Definizione agevolata:

• in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;

• oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno, tra loro, di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.

La scelta del numero delle rate dovrà essere indicata nella domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”). I pagamenti dovranno avvenire secondo le date di scadenza riportate sulla “Comunicazione delle somme dovute” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 unitamente ai moduli di pagamento.

8. COME POSSO PAGARE LE SOMME DOVUTE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA?

Per pagare sono disponibili i seguenti canali:

* Sito istituzionale;
* App EquiClick;
* Domiciliazione sul conto corrente;
* Moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di:
▪  # sportelli bancari;
▪ # uffici postali;
▪ # home banking;
▪ # ricevitorie e tabaccai;
▪ # sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
▪ # Postamat;
* Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento nei giorni dal lunedì al venerdì.

9. COSA SUCCEDE SE NON PAGO UNA RATA O PAGO IN RITARDO?

In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni,
dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione
agevolata (“Rottamazione-quater”) risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati
a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

10.SE PRESENTO LA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA, COSA SUCCEDE RISPETTO ALLE PROCEDURE ATTIVATE O ATTIVABILI
DALL’AGENTE DELLA RISCOSSIONE PER IL RECUPERO DEI DEBITI INDICATI NELLA DOMANDA?

In seguito alla presentazione della domanda di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione, limitatamente ai debiti rientranti nell’ambito applicativo (debiti “definibili”) della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”):

* non avvierà nuove procedure cautelari o esecutive;
* non proseguirà le procedure esecutive precedentemente avviate salvo che non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo;
* resteranno in essere eventuali fermi amministrativi o ipoteche, già iscritte alla data di presentazione della domanda;

Inoltre, il contribuente, sempre per i debiti “definibili”, non sarà considerato inadempiente ai sensi degli articoli 28-ter e 48-bis del DPR n. 602/1973 e per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).

11.HO UN CONTENZIOSO CON AGENZIE DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE PER ALCUNE CARTELLE CHE VORREI ORA INSERIRE NELLA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA. POSSO FARLO?

Sì, la Legge n. 197/2022 lo consente. Tuttavia, nella domanda di adesione alla Definizione agevolata, (“Rottamazione-quater”), è necessario indicare la rinuncia a eventuali contenziosi relativi alle cartelle indicate nella stessa domanda.

12.HO ADERITO ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER DEBITI PER I QUALI AVEVO UNA RATEIZZAZIONE IN CORSO. COSA SUCCEDE?

La legge prevede che, una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni.
Alla stessa data (31 luglio 2023), le rateizzazioni in corso relative a debiti per i quali è stata accolta la “Rottamazione-quater” sono automaticamente revocate.
In caso di mancato accoglimento della domanda di adesione, potrà essere invece ripreso il pagamento delle rate del piano di rateizzazione.

13.NELLA MIA SITUAZIONE DEBITORIA CI SONO CARTELLE DI PAGAMENTO CHE POTREBBERO ESSERE INTERESSATE DALLO "STRALCIO” DEI DEBITI
DI IMPORTO RESIDUO FINO A MILLE EURO IL CUI ANNULLAMENTO, COME PREVISTO DALLA LEGGE N. 197/2022, SI CONCRETIZZERÀ SOLO IL 31
MARZO 2023. POSSO COMUNQUE INDICARE QUESTI CARICHI NELLA DOMANDA DI ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA? NON RISCHIO DI
PAGARE SOMME SUPERIORI A QUELLE EFFETTIVAMENTE DOVUTE?

È possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazionequater”) anche per questi carichi e non c’è il rischio di pagare somme maggiori di quelle dovute. Gli importi da saldare infatti, a titolo di “Rottamazione-quater”, riportati nella “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023, terranno già conto dell’annullamento determinato dallo “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023.

14.HO ANCORA IN ESSERE UN PIANO DI PAGAMENTO DELLA “ROTTAMAZIONETER”, DOVE PERALTRO SONO PRESENTI ANCHE CARICHI CHE POTREBBERO RIENTRARE NELLO “STRALCIO” DEI DEBITI FINO A MILLE EURO PREVISTO DALLA LEGGE N. 197/2022. POSSO EVITARE IL PAGAMENTO DELLA PROSSIMA RATA IN SCADENZA IL 28 FEBBRAIO 2023 E PRESENTARE LA RICHIESTA DI “ROTTAMAZIONE-QUATER”?

Sì. La Legge n. 197/2022 non preclude la possibilità di accedere alla “Rottamazione-quater” anche per debiti già ricompresi in precedenti “Rottamazioni”.
In tal caso la “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023, terrà già conto degli importi che verranno nel frattempo annullati per effetto dello “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023.

15.COME POSSO VERIFICARE LA MIA SITUAZIONE DEBITORIA, SENZA RECARMI ALLO SPORTELLO, PER POTER POI PRESENTARE LA DOMANDA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA (“ROTTAMAZIONE-QUATER”)?

Puoi consultare la situazione complessiva delle tue cartelle/avvisi nell’area riservata del sito internet. Accedi al servizio “Situazione debitoria - consulta e paga”. Puoi, inoltre, avere informazioni e richiedere la situazione debitoria dall’area pubblica del sito, utilizzando il servizio “Invia una e-mail al Servizio contribuenti”.

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Thursday, March 30, 2023

Eurovita finisce in amministrazione straordinaria: polizze congelate fino a giugno - La Stampa

MILANO. Eurovita finisce in amministrazione straordinaria e intanto si prepara un’operazione di sistema tesa a risollevare la compagnia finita in difficoltà dopo il rialzo dei tassi. A disporre il provvedimento è un decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy, su proposta dell’Ivass (l’authority che vigila sulle assicurazioni). Sono stati sciolti gli organi con funzioni di amministrazione e controllo. L’Ivass, di conseguenza, ha nominato Alessandro Santoliquido quale commissario per la gestione straordinaria tanto di Eurovita Holding, quanto di Eurovita Spa. I comitati di sorveglianza di entrambe le società saranno invece composti dal presidente Antonio Blandini, con Sandro Panizza e Monica Biccari. Inoltre «al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato da parte degli organi dell’amministrazione straordinaria» di Eurovita, l’authority «ha prorogato fino al 30 giugno 2023 la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita, disposta il 6 febbraio 2023».

A essere interessati sono 353 mila clienti per 15,3 miliardi di attività che riguardano più di 400 mila polizze. La proroga della sospensione di altri tre mesi permetterà di mettere a punto un’operazione di sistema tesa a ristrutturare la società rimasta incastrata dal repentino aumento dei tassi deciso dalla Bce che, con la svalutazione dei titoli obbligazionari in portafoglio, ha causato una discesa sotto i minimi dell’indicatore patrimoniale, il cosiddetto solvency ratio.

All’operazione di salvataggio dovrebbero prendere parte diverse banche e assicurazioni. Il ministero dell’Economia martedì ha riunito i principali attori del sistema. Si sta studiando una grande operazione di sistema che coinvolga le banche distributrici (ma non solo) e i principali assicuratori. Colossi come Intesa, Generali, Poste sarebbero pronti a valutare un’operazione corale. Operazione che ancora non è stata studiata nei dettagli. Ci vorranno alcune settimane, per lo meno. Mesi perché diventi esecutiva.

A quanto riporta l’agenzia di stampa Radiocor si ragiona attorno a due ipotesi: la prima prevede un ingresso di compagnie di assicurazione nel capitale mentre le banche assicureranno a Eurovita delle linee di credito. La seconda opzione, finora la più gettonata, consisterebbe in un intervento congiunto di banche e assicurazioni nel capitale. Servono almeno 300 milioni di euro dopo che l’azionista, il fondo Cinven, ha già iniettato 100 milioni di euro.

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Eurovita in amministrazione straordinaria Blocco riscatti polizze fino al 30 giugno - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

2' di lettura

Amministrazione straordinaria per Eurovita. Nella mattina di ieri il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha notificato il decreto che ha messo il sigillo alla richiesta di istruttoria formulata da Ivass.

Nominato il commissario

L’autorità, sulla scorta del sigillo dell’esecutivo, ha quindi nominato Alessandro Santoliquido commissario per la gestione straordinaria. Allo stesso tempo ha indicato i componenti del comitato di sorveglianza che accompagnerà Santoliquido nel percorso di risanamento. Ne faranno parte Antonio Blandini (professore ordinario di diritto commerciale alla Federico II di Napoli), in qualità di presidente, Sandro Panizza (storico manager delle Generali) e Monica Biccari (esperto revisore di Pwc), in qualità di componenti.

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Il blocco dei riscatti

«Al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato», si precisa nella nota diffusa dall’Autorità presieduta da Luigi Federico Signorini, l’Ivass ha prorogato di tre mesi, fino al prossimo 30 giugno, «la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita». Il provvedimento era stato adottato lo scorso 6 febbraio e sarebbe scaduto oggi.

A questo punto il commissario Santoliquido ha sufficiente tempo a disposizione per definire il piano di salvataggio della compagnia. Il progetto, al momento in fase di puntualizzazione, guarderebbe a una vera e propria soluzione di sistema. L’obiettivo sarebbe di completare la manovra nel corso dell’amministrazione straordinaria, che può durare al massimo un anno (allungabile di altri 365 giorni in caso di necessità).

Il piano per il salvataggio

Nell’operazione sarà coinvolto da un lato il settore assicurativo nella sua quasi totale interezza e, a tal proposito, si fa il nome anche di Generali e di Unipol, e dall’altro le banche distributrici. E tra queste vanno ricordate Fineco Bank, Credem, Fideuram e Sparkasse. Tutti assieme (in pista ci sarebbero anche Intesa Sanpaolo e Poste) dovrebbero fornire le risorse indispensabili, la stima è compresa tra i 250 e i 300 milioni di euro, per riportare in carreggiata la compagnia assicurativa controllata ora dal fondo Cinven, che ha già iniettato 100 milioni di euro poco più di un mese fa.

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Giorgetti incontra Lufthansa e Ita, ulteriore progresso - Ultima Ora - Agenzia ANSA

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi al Mef il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente Ita Airways Antonino Turicchi. Lo fa sapere il Ministero in una nota, spiegando che "nel corso del positivo colloquio è stato illustrato il piano industriale condiviso che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita Airways. Con l'incontro di oggi, nel solco del Dpcm, si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori". (ANSA).
   

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Wednesday, March 29, 2023

Borse oggi 29 marzo: bene Milano, sorpresa Ubs - la Repubblica

MILANO - Giornata positiva per le Borse europee, con la tensione sulle banche che si dissolve e le azioni asiatiche tecnologiche spinte al rialzo dalla riorganizzazione annunciata da Alibaba, che fa volare il titolo. Il colpo di scena di prima mattina arriva però dalla banca svizzera Ubs, quella che ha comprato il Credit Suisse con un assegno da 3 miliardi per salvare l'arci-rivale entrata in crisi di liquidità: Sergio Ermotti tornerà a ricoprire il ruolo di Group Chief Executive la prossima settimana. L'attuale Ceo Ralph Hamers ha accettato di dimettersi "nell'interesse della nuova combinazione, del settore finanziario svizzero e del Paese". Un notizia che ha dato slancio aò titolo dell'istituto elvetico, che ha chiuso guadagnando oltre 5 punti.

L'Europa chiude in rialzo con banche e tecnologici

Le Borse europee chiudono tutte in deciso rialzo. I listini del Vecchio Continente sono stati trainati, da una parte, dalle banche con Ubs di slancio in scia al ritorno di Ermotti alla guida, dall'altra, dai tecnologici, già galvanizzati in Asia dal piano per dividere in sei società Alibaba.  Francoforte guadagna l'1,23% con il Dax a 15.328 punti, Parigi sale dell'1,39% con il Cac 40 a 7.186 punti mentre Londra registra un +1,07% con il Ftse 100 a 7.564 punti.

Petrolio, le scorte Usa calano a sorpresa

Le scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti sono diminuite di 7,48 milioni di barili a 473,691 milioni di barili. Gli analisti si attendevano un aumento di 92.000 barili. Lo riferisce l'Eia

Wall Street in positivo

Wall Street apre in rialzo, sempre più sicura grazie alla stabilizzazione del settore bancario e dei tassi obbligazionari, in attesa di nuovi dati macroeconomici. Nei primi scambi, il Dow Jones è salito dello 0,72%, l'indice Nasdaq ha guadagnato l'1,19% e lo S&P 500 ha segnato lo 0,98%.

Milano consolida il rialzo con l'Europa

Mercato azionario in ulteriore rialzo a metà seduta, in sintonia con il resto d'Europa. L'indice Ftse Mib segna +1,22% a 26.651 punti. Piazza Affari accelera in un clima più disteso sulle borse e sulla rinnovata spinta della domanda che imposta iniziative rialziste. Sul listino interesse sui titoli tech dopo il balzo di Alibaba, con Stm premiata (+5,33%). Bene anche i bancari, con Ubs che rilancia con la nomina di Ermotti al vertice. Intesa sale dell'1%, Bpm +2,5%, Bper +1,3%, Monte Paschi guadagna il 5,3% In ripresa anche i titoli finanziari, con Generali +1,3%, Unipol +1,2%. Tra le altre blue chip nell'auto Ferrari sale dell'1,3%, Pirelli +1,4%. Su Prysmian, Moncler, bene l'energia con Enel, Eni, Snam e Terna in ripresa.

Asta Bot, rendimenti al top dal 2011

Rendimento record da fine 2011 per i Bot semestrali collocati oggi in asta dal Tesoro: 5 miliardi di Bot semestrali scadenza 29 settembre 2023 con un rendimento in salita di 3 punti base al 3,076%, a fronte di una richiesta per 6,941 miliardi (1,39 il rapporto di copertura). Per ritrovare un tasso più alto bisogna risalire a dicembre 2011. Nell'asta di oggi il Tesoro ha collocato anche 2 miliardi della riapertura del Bot annuale scadenza 14 luglio 2023 e vita residua trimestrale con un rendimento medio al 2,934 per cento. La domanda per questo titolo è stata pari a 3,286 miliardi (1,64 il rapporto di copertura).

La Borsa promuove Ermotti in Ubs

Ubs prende la rincorsa a Zurigo, sale fino a guadagnare il 3% e ora prosegue in rialzo del 2,4% a 18,17 franchi svizzeri. Il mercato, emerge dai commenti degli analisti, apprezza che sia Sergio Ermotti a prendere la guida del colosso svizzero in sostituzione di Ralph Hamers. Per Citi è innnanzitutto il segno di un cambiamento, e gli analisti ricordano le precedenti esperienze di Ermotti nelle ristrutturazioni su larga scala. Non mancano di segnalare la grande sfida che lo aspetta con il progetto di fusione di due banche globali, Ubs e Credit Suisse, di rilevanza sistemica. Durante la conferenza stampa di annuncio del cambio al vertice il presidente di Ubs, Colm Kelleher, ha sottolineato che il compito di integrare Credit Suisse è maggiore di qualsiasi altra operazione eseguita durante il picco della crisi finanziaria del 2008, quando JPMorgan per esempio è dovuta intervenire per salvare Bear Stearns.

Fincantieri, nomine per la Jv con Naval group

Il consiglio di amministrazione di Naviris, la joint venture tra Fincantieri e Naval group, ha deliberato le nuove nomine della società. Pierroberto Folgiero, riferisce una nota, è stato nominato presidente. Damien Raby, nominato amministratore delegato, ed Enrico Bonetti, confermato direttore operativo, gestiranno la joint venture. Le società controllanti sono rappresentate pariteticamente nel consiglio di amministrazione. Creata nel 2020, Naviris è una joint venture 50/50, in cui metà dei dipendenti sono italiani e metà francesi. Con sede centrale a Genova e una filiale a Ollioules, il team di Naviris si concentra su progetti binazionali e di export.

Fiducia, bene in Germania e in calo in Francia

L'indice Gfk sulla fiducia dei cosumatori è migliorato in Germania ad aprile, pari a -29,5 punti, contro i -30,6 punti a marzo 2023. Il dato è di poco inferiore alle attese che indicavano -29,2 punti.

A marzo la fiducia delle famiglie torna a calare leggermente. L'indice che la misura è calato di un punto a 81 punti, e "rimane ben al di sotto della sua media di lungo periodo (100 tra gennaio 1987 e dicembre 2022)". Lo rileva l'Insee, l'istituto nazionale francese di statistica.

Aperture positive in Europa

Avvio in rialzo per le Borse europee su cui si rafforza la sensazione che la crisi bancaria aperta dai fallimenti di Svb e Signature Bank negli Usa e dalle difficoltà di Credit Suisse e Deutsche Bank da questa parte dell'Atlantico possa essere superata senza troppi problemi. Dopo i primi scambi, l'Eurostoxx 50 sale dello 0,77%. A trainare i listini del vecchio continente è Parigi che avanza dello 0,72%. Bene anche Milano, dove il Ftse Mib cresce dello 0,70. A Francorte il Dax segna +0,60%, mentre Londra è più riflessiva con un guadagno dello 0,22%. A Zurigo il titolo Ubs è in rialzo di oltre il 2% dopo la notizia del ritorno di Sergio Ermotti come ceo.

Asia positiva al traino di Alibaba

I titoli asiatici hanno registrato ampi rialzi in controtendenza rispetto alle perdite di Wall Street, guidati dai massicci guadagni del colosso tecnologico cinese Alibaba dopo l'annuncio della scissione in sei gruppi aziendali. L'azienda di Hangzhou ha dichiarato che i cambiamenti sono volti a "sbloccare il valore per gli azionisti e a promuovere la competitività del mercato". Alibaba è una delle aziende tecnologiche più importanti della Cina, con attività che spaziano dal cloud computing all'e-commerce, dalla logistica ai media e all'intrattenimento, fino all'intelligenza artificiale. Le sue azioni quotate a Hong Kong segnano progressi di quasi il 14%. A metà mattinata, l'indice Hang Seng era in rialzo di oltre il 2%. A Tokyo, il Nikkei 225 è salito di poco meno di mezzo punto percentuale, mentre anche Taipei e Bangkok sono salite.

Future positivi per le Borse Ue

Future positivi sulle borse europee negli scambi della mattinata. Il contratto sul Dax di Francoforte evidenzia un +0,40%, il Ftse 100 londinese sale dello0,08%. L'Euro Stoxx 50 guadagna lo 0,51%.

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Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico, parola di Tavares - Vaielettrico.it

Carlos Tavares: "Le materie prime per le batterie sono scarse e costose". (Credit foto: media Stellantis).

Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico. Parola di Carlos Tavares, n.1 del supergruppo Stellantis, di cui fanno parte anche i principali marchi italiani.

La Fiat 500e è al momento l’auto elettrica più venduta di Stellantis

“Il prezzo è la vera sfida, le materie prime sono scarse e costose”

Anche avendo una mobilità pulita e sicura, la grande sfida è quella dell’accessibilità, che al momento non c’è. Perché le materie prime che servono per produrre le batterie per le auto elettriche sono scarse e costose“. Sono le parole scandite dal top manager portoghese intervenendo al Freedom of Mobility Forum. “La scarsità delle materie prime, la frammentazione del mondo e le diverse regolamentazioni possono avere un impatto sui costi delle materie prime stesse“, ha spiegato Tavares. Insistendo sul fatto che la grande sfida per le case auto è riuscire a garantire che tutti possano acquistare auto elettriche. Non solo una fascia di privilegiati. Stellantis sarà pronta per rispettare la scadenza del 2035 definita dalla UE sui motori endotermici, ha aggiunto. Ma “sfortunatamente la decisione su questo punto andava presa prima, magari nel 2014 o 2015. Si sta imponendo una sola tecnologia al posto di una competizione salutare“.

Il prezzo è la vera sfida“Non sappiamo neppure se c’è tutto il litio che serve”

Tornando sul tema dei costi, Tavares ha fatto l’esempio del litio, uno dei metalli preziosi che servono per produrre le batterie: “È difficile proteggere l’accessibilità a queste materie prime e alla mobilità sostenibile. Anche perché per sostituire il parco auto mondiale di 1,3 miliardi di unità con mezzi puliti, non sappiamo se c’è tutto il litio che serve. E, considerando anche dove sono concentrate le miniere di litio, questo potrebbe creare altre questioni geopolitiche“. Ad ogni modo, ha continuato Tavares, sulle batterie ci sono ancora tanti studi in corso e “le materie prime che servono per produrle potrebbero cambiare, non sappiamo quali saranno tra 10 anni. Non sappiamo ancora quali saranno i materiali che ci serviranno, le ricerche sono all’inizio“.

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Europa incontenibile, Piazza Affari non è da meno - Borsa Italiana

News Image (Teleborsa) - In Europa si scatenano gli acquisti, così come a Piazza Affari che mostra un'ottima performance. Si muove in buon rialzo il listino statunitense, dove l'S&P-500 segna un incremento dell'1,10%.

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,083. Seduta in frazionale ribasso per l'oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,59%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 72,91 punti.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota +177 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,04%.

Tra i listini europei si muove in territorio positivo Francoforte, mostrando un incremento dell'1,23%, denaro su Londra, che registra un rialzo dell'1,07%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dell'1,39%.

A Milano, scambia in deciso rialzo il FTSE MIB (+1,55%), che raggiunge i 26.739 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza il FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 28.902 punti.

Ottima la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+1,67%); sulla stessa tendenza, positivo il FTSE Italia Star (+1,13%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola STMicroelectronics, con una marcata risalita del 6,32%.

Brilla Banca MPS, con un forte incremento (+5,79%).

Buona performance per Banco BPM, che cresce del 3,72%.

Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno del 3,10%.

Le peggiori performance, invece, si registrano su DiaSorin, che ottiene -1,98%.

Fiacca Iveco, che mostra un piccolo decremento dell'1,50%.

Discesa modesta per Tenaris, che cede un piccolo -0,53%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+6,35%), Tod's (+4,47%), Brunello Cucinelli (+4,29%) e doValue (+3,74%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Intercos, che continua la seduta con -5,30%.

Calo deciso per Antares Vision, che segna un -1,56%.

Pensosa Acea, con un calo frazionale dell'1,41%.

Tentenna Seco, con un modesto ribasso dell'1,27%.

(Teleborsa) 29-03-2023 18:02

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Alibaba si divide in sei, una mossa obbligata da Pechino che piace alle Borse - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

2' di lettura

Alibaba Group ha guadagnato a Wall Street, salendo dell’11%, dopo l’annuncio dello spacchettamento in sei unità deciso per mettersi in regola con la nuova normativa cinese. Il mercato ha premiato una decisione coraggiosa per il frangente particolarmente complesso in cui si colloca la decisione, con il domino globale delle banche fallite e la stretta sui mutui. La mossa di Alibaba Group permetterà alle unità individuate di quotarsi nei listini raccogliendo fondi dal mercato.

Un passo obbligato

Da almeno tre anni il Governo cinese ha spinto verso la separazione nelle aziende high-tech delle attività e-commerce da quelle finanziarie o digitali. Gruppi giganteschi che mettevano a repentaglio l’autorità centrale ora vengono a ridimensionarsi anche per reagire più rapidamente ai cambiamenti del mercato e aumentare il proprio valore. Bisogna anche considerare la necessità di reperire fonti fresche di finanziamento dal mercato. questa ragione

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Alibaba Group Holding quindi ha dichiarato in un documento che si dividerà in Cloud Intelligence Group, Taobao Tmall Business Group, Local Services Group, Global Digital Business Group, Cainiao Smart Logistics e Digital Media and Entertainment Group. L’azienda ha precisato che ogni gruppo sarà in grado di raccogliere capitali esterni ed eventualmente di effettuare una propria offerta pubblica iniziale, ad eccezione di Taobao Tmall Business Group, che rimarrà interamente di proprietà di Alibaba Group. In pratica Tmall Business Group, la piattaforma di e-commerce continuerà ad operare sul solco delle origini mentre il resto sarà collocato altrove.

Finanza vietata

Al tempo stesso Alibaba Group ha separato il suo futuro da quello di Ant Financial,Hong Kong o a Shanghai, dopo che il fondatore Jack Ma ha ceduto il controllo a gennaio, riducendo notevolmente la sua partecipazione nella società.

Il tycoon non a caso è riapparso in Cina dopo mesi di avvistamenti in giro nel mondo. Ha incontrato insegnanti e studenti alla Yungu School da lui fondata ad Hangzhou. Jack ma incontrato studenti e docenti, ed è sembrato in apparenza tranquillo e rilassato.

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Tuesday, March 28, 2023

Nuova Renault Espace 2023: finisce l'epopea delle monovolume - News - Automoto.it

Borse, prevale la cautela con gli occhi sulle banche. A Milano svetta Unicredit dopo ok a buyback - Il Sole 24 ORE

Intanto il vicepresidente della Federal Reserve, Michael Barr, davanti alla commissione Bancaria del Senato ha detto che «l'impatto del fallimento di Silicon Valley Bank sembra essere esteso, minacciando l'intero sistema bancario» e che «la Svb ha aspettato troppo per affrontare i suoi problemi». Ha detto, poi, che la Fed intende proporre «dei requisiti sul debito a lungo termine per le maggiori banche regionali, migliorare gli stress test e studiare dei cambi alle regole sulla liquidità».

Sul fronte macro, ha migliorato il sentiment il dato migliore delle attese della fiducia dei consumatori Usa, l'indice della fiducia è salito a 104,2 punti a marzo, sopra le stime. Peggiore delle attese invece il deficit commerciale Usa, salito a 91,6 mld di dollari a febbraio. A gennaio, poi, prezzi in calo per le case negli Stati Uniti rispetto al mese precedente per il settimo mese consecutivo e rallentamento dei rialzi annuali. Secondo l'indice Standard & Poor's/Case-Shiller, su base mensile, il dato è sceso dello 0,5% per l'intera nazione e per le dieci città e dello 0,6% per le venti città.

A Piazza Affari scatto di Unicredit dopo ok a buyback

A Piazza Affari restano sotto la lente in particolare i titoli del comparto finanziario e gli istituti di credito, da Mediobanca passando per il recupero di Banca Mps. In testa al listino svetta sul finale Unicredit che ha ricevuto l'autorizzazione della Bce per l'esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi. Il via libera, spiega una nota, è basato «sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, che hanno evidenziato una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi garantiscono che l'azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza».

Brillano Tim, banche e oil. Frenano A2a e Stm

Scatta Telecom Italia con indiscrezioni di stampa secondo cui la Cassa depositi e prestiti sarebbe pronta ad alzare l'offerta per la rete di 2 miliardi di euro, portandola in area 20 miliardi (cifra che resta lontana però dalle aspettative di Vivendi emerse in passato). In cima al Ftse Mib il comparto dei petroliferi con Tenaris ed Eni. Anche Diasorin rimbalza dopo il -4% della vigilia in scia ai conti e alla guidance sotto le attese. Deboli A2a, Stmicroelectron e Recordati. Fuori dal listino principale, gli investitori restano freddi su Sanlorenzo che è entrata nel capitale sociale di Sea Energy (impiantistica elettrica ed elettronica navale), acquistando una quota del 49% per un controvalore di quasi 2,7 milioni.

Spread in rialzo a 185 punti, rendimento al 4,13%

Chiusura in rialzo lo spread BTp/Bund in un contesto di generale aumento per i rendimenti dei titoli di Stato sulla curva euro. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 185 punti base dai 183 punti del closing di ieri. In rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,13% dal 4,06% del finale della vigilia.

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Monday, March 27, 2023

Russia, marzo da record per le esportazioni di gasolio. L’embargo europeo per ora non funziona - Il Fatto Quotidiano

Non sta dando i risultati sperati l’embargo sui prodotti petroliferi russi deciso dall’Unione europea e scattato lo scorso 5 febbraio. Marzo si appresta infatti a registrare un record delle esportazioni di gasolio russo. La perdita di accesso diretto al mercato europeo è stato più che compensato dalla vendite verso paesi come Turchia, Marocco, Brasile, India e Cina. Persino l’Arabia Saudita ha aumentato il suo import. Riad usa i prodotti russi a basso costo per soddisfare il fabbisogno interno e avere a disposizione ancora più petrolio e prodotti derivati da esportare a prezzi di mercato.

Secondo i dati riportati dall’agenzia Bloomberg, solo nei primi 19 giorni del mese, Mosca ha esportato 1,5 milioni di barili al giorno. Se questo livello venisse registrato anche negli ultimi 10 giorni di marzo la Russia registrerebbe il volume di esportazioni più elevato dal 2016. Va detto che greggio e prodotti raffinati russi sono venduti a sconto rispetto alle quotazioni di mercato. Proprio questo li rende particolarmente attraenti per tutti quei paesi che non aderiscono alla linea occidentale. Non di rado, peraltro, i prodotti russi arrivano comunque sul mercato europeo dopo triangolazioni con paesi terzi. A prezzo però maggiorato rispetto a prima.

“Finora le attività delle raffinerie russa sono rimaste elevate, il che ha consentito una notevole produzione di diesel”, ha detto a Bloomberg Mikhail Turukalov, un analista indipendente spiegando che “I produttori russi sembrano fiduciosi di poter vendere i loro prodotti ad acquirenti stranieri: gli sconti che offrono sono abbastanza cospucui e ci sono nuovi mercati pronti a ricevere i carburanti russi”. I primi segnali sugli ordinativi di aprile mostrano un rallentamento della domanda rispetto a marzo.

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Le banche centrali devono stare attente ad alzare i tassi: si rischia il ‘bank run’ o la recessione

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Sunday, March 26, 2023

L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online - Open

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  1. L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online  Open
  2. Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online - Ultima Ora  Agenzia ANSA
  3. Elon Musk svela (senza volerlo) che Twitter ha perso più della metà del suo valore: oltre 20 miliardi di doll…  la Repubblica
  4. Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online - Mondo  Agenzia ANSA
  5. Visualizza la copertura completa su Google News

L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online - Open
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Deutsche Bank, la profezia che semina il panico: "Nessuno è tranquillo..." - Liberoquotidiano.it

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La crisi che sta travolgendo le banche non risparmia nessuno. Parola di Barry Eichengreen, economista di Berkeley e già consulente del Fondo monetario internazionale. "La vicenda di Deutsche Bank - spiega - mi sembra affascinante. Il crollo in Borsa è avvenuto in assenza di qualsiasi nuova notizia. È come se gli investitori si fossero svegliati percorsi da una scossa: vendete tutti Deutsche Bank, per carità".

Raggiunto da Repubblica l'esperto da una sua versione di quanto accaduto, ossia "una crisi di fiducia generalizzata e irrazionale verso le banche". Proprio questa irrazionalità fa sì che "nessuno può dirsi tranquillo". Ovvio, è il suo ragionamento, che ci sono istituti "che corrono più rischi, a partire da quelli americani". Il motivo è semplice: "Hanno ancora importanti investimenti in essere in Treasury bond non opportunamente 'coperti' e quindi equivalenti a perdite latenti".

Per non parlare poi delle "carenze di vigilanza e di management". "Ripeto - continua nel suo avvertimento -, il problema non riguarda solo le banche americane, come si è visto ieri. È come un giallo di Agatha Christie: quando una nuova crisi scoppierà, sarà caccia aperta al colpevole". Nel mirino, al centro dei sospetti, "i manager, i controllori, le agenzie di rating". E le possibili similarità tra i casi Credit Suisse e Deutsche Bank? Queste "risalgono tutte al passato. Anche l'istituto tedesco ha avuto problemi di cattiva gestione, di squilibri fra attivo e passivo di bilancio, di maldestri investimenti che hanno portato a problemi di capitalizzazione e liquidità: però è tutta roba superata, che sembra ora risolta. È questo che è affascinante, diciamo sorprendente: vedere i trader speculare contro una banca basandosi su affinità così superficiali, come se non vivessero nella realtà".

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Le migliori uova di Pasqua al supermercato: ecco quali scegliere e perché - Trend-online.com

Si avvicina la Pasqua e moltissimi bambini sono alla ricerca delle migliori uova di Pasqua da acquistare al supermercato: ognuno ha i propri gusti e le proprie preferenze, ma ci sono degli aspetti a cui prestare particolare attenzione.

Le uova di Pasqua non sono tutte uguali: ci sono quelle di marca e le sottomarche, ci sono di cioccolato al latte o fondente, ci sono quelle con ingredienti naturali e quelle con particolari additivi.

Se vuoi comprare le migliori uova di Pasqua al supermercato senza rimanere deluso dal gusto e dalla sorpresa, segui questi consigli.

Quali sono le migliori uova di Pasqua al supermercato?

Scegliere le migliori uova di Pasqua al supermercato non è affatto semplice: la scelta è ampissima, i prezzi sono per tutte le tasche, e i gusti riescono ad accontentare tutti i palati. Come fare?

La prima cosa da prendere in considerazione è la scelta del cioccolato: al latte (il più amato dai bambini), fondente (con numerosi benefici e proprietà), oppure bianco? Ci sono anche delle varietà: per esempio, gianduia, pralinato, con le nocciole, aromatizzato, ecc.

C'è poi la scelta della marca, che andrà a definire anche la sorpresa che troveremo all'interno: solitamente si prediligono marchi noti, apprezzati in base ai propri gusti, e inclini alle preferenze di ciascuno.

Puoi considerare anche la possibilità di acquistare uova di Pasqua biologiche, realizzate con ingredienti certificati (i prezzi e la qualità del prodotto saranno superiori). A tal fine, anche leggere l'etichetta è fondamentale per orientare le nostre scelte.

Uova di Pasqua: come scegliere il migliore

Per orientarsi alla scelta del miglior uovo di Pasqua è bene seguire alcuni consigli.

In primis, controllare le etichette per verificare quali siano gli ingredienti presenti nell'uovo; e in secundis, considerare la sorpresa che si può trovare all'interno in relazione al prezzo di vendita.

Solitamente la lista degli ingredienti delle uova di Pasqua riporta per primi i prodotti presenti in quantità maggiore, e per ultimi eventuali additivi o sostanze aggiuntive. La regola d'oro è la seguente: meno ingredienti ci sono, meglio è.

Per quanto riguarda la sorpresa, ognuno ha i propri gusti: solitamente esistono uova di Pasqua con sorpresa all'interno e uova di Pasqua con doppia sorpresa, anche all'esterno. Nella scelta è bene valutare - per quanto possibile - il miglior rapporto qualità/prezzo considerando le possibili sorprese all'interno.

Ingredienti uova di Pasqua: cosa non deve mancare

Ma quali sono gli ingredienti che non possono mancare in un buon uovo di Pasqua? Il primo ingrediente della lista dovrebbe essere la pasta di cacao, seguita poi dal burro di cacao.

Verificate la quantità di pasta di cacao, un elemento essenziale per le uova di Pasqua: maggiore è la concentrazione di cacao, minore sarà la dolcezza dell'uovo. La quantità ideale per un buon uovo di Pasqua è pari ad almeno il 50%.

Stando a quanto riporta la legge, esistono delle quantità minime di pasta di cacao nei diversi tipi di cioccolato:

  • nel caso del cioccolato fondente non deve essere inferiore al 45%,

  • nel caso del cioccolato al latte non deve essere meno del 25%,

  • per il cioccolato bianco è completamente assente.

C'è poi il burro di cacao, un altro ingrediente importantissimo, che dovrebbe comparire in quantità pari ad almeno il 28%. Considerando il costo particolarmente elevato, per risparmiare sul prezzo finale potrebbe essere presente in quantità ridotte.

Se non è presente il burro di cacao, oppure risulta in quantità inferiore rispetto a quella ideale, significa che l'uovo è stato realizzato con oli e grassi vegetali differenti (per esempio olio di palma oppure olio di colza) e che non è di ottima qualità. Il massimo previsto dalla legge è fino al 5%.

Altri ingredienti importanti

Tra gli altri ingredienti che devono risultare sull'etichetta di un uovo di Pasqua non mancherà lo zucchero (che per legge deve essere presente almeno per l'1%), vari aromi, e spesso anche la vaniglia.

Il consiglio, in tal senso, è prediligere le uova di Pasqua senza aromi artificiali, oppure con aromi naturali.

Altri ingredienti che potremmo trovare sull'etichetta sono il latte in polvere (soprattutto nel cioccolato al latte), e la lecitina (di soia, di girasole o estratta dal tuorlo d’uovo) che serve per creare una buona emulsione e per migliorare la conservazione del cacao.

Quante calorie ha l'uovo di Pasqua?

Le uova di Pasqua fanno ingrassare? Così come per tutti i dolci che si rispettino, se consumato nelle giuste quantità, l'uovo di Pasqua non fa ingrassare.

Le calorie delle uova di Pasqua, chiaramente, variano in funzione delle differenti tipologie di cioccolato e degli ingredienti dai quali è composto.

In generale, possiamo affermare che il cioccolato fondente apporta circa 500 Kcal per 100 g; mentre se si sceglie un uovo di cioccolato bianco o al latte, le calorie salgono.

L'ideale - per tutti coloro che vogliono mantenere la linea - è optare per un uovo di cioccolato fondente almeno al 50%.

Leggi anche: Pasqua, colomba e uova di cioccolato: guida all'acquisto

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Nuova Volkswagen T-Cross 2023, ancora dettagli e anticipazioni sull'atteso rinnovo del Suv - Business Online

Volkswagen T-Cross si appresta a essere oggetto di un aggiornamento per rinnovare la sua offerta nel segmento B dei suv in risposta alla concorrenza attuale. Il restyling della T-Cross porterà miglioramenti estetici, aggiornamenti meccanici e un'ulteriore ottimizzazione della tecnologia a bordo.

Sebbene le informazioni ufficiali sulla nuova Volkswagen T-Cross 2023, come la data di uscita e il prezzo, non siano ancora state rivelate, in rete sono già trapelate immagini spia e rendering della vettura. Diverse indiscrezioni suggeriscono che il lancio del modello rinnovato potrebbe avvenire nel primo trimestre dell'anno. Facciamo il punto della situazione:

Nuove anticipazioni su Volkswagen T-Cross 2023

La versione rinnovata di Volkswagen T-Cross non subirà un restyling radicale dal punto di vista estetico, ma presenterà alcuni affinamenti stilistici. Ad esempio, la griglia frontale sarà rivista e i proiettori anteriori, rimanendo sostanzialmente invariati, saranno migliorati con l'aggiunta di una striscia cromata che li collegherà.

La tecnologia full Led dedicata all'illuminazione stradale verrà migliorata, per garantire maggiore comfort e sicurezza nella guida notturna, mentre i fascioni paratia e i gruppi ottici posteriori seguiranno il nuovo linguaggio stilistico del marchio. Il suv offrirà anche maggiore personalizzazione, con la possibilità di scegliere tra 12 livree esterne e nuovi cerchi in lega con misure fino a 18 pollici. Previsto un allestimento R-Line per chi cerca una maggiore sportività.

In riferimento alle novità meccaniche del T-Cross, potrebbe esserci novità che vanno nella scia di quanto visto con la rinnovata T-Roc. Il suv tedesco sarà comunque disponibile esclusivamente con trazione anteriore, senza alcuna opzione di trazione integrale. Confermati i propulsori a benzina da 1.0 litro, con una potenza di 95 e 110 CV, e il più potente motore 1.5 TSI con una potenza di 150 CV. Non sono disponibili motori ibridi plug-in o completamente elettrici. Miglioramenti anche per il sistema di sospensioni per migliorare il comfort e il piacere di guida, così come all'impianto frenante.

Volkswagen T-Cross 2023: prospettive e considerazioni

Volkswagen T-Cross 2023 sfrutterà la piattaforma MQB-A0, ampiamente utilizzata dal Gruppo Volkswagen per la Polo, nonché per altri modelli come Seat Arona e Ibiza. Grazie a questa scelta, il produttore tedesco può mantenere le economie di scala, ridurre i costi di produzione e aumentare le entrate economiche. La lunghezza dell'auto rimarrà invariata a soli 411 cm, così come il passo di 255 cm. Il telaio verrà ottimizzato per migliorare la sensibilità dello sterzo.

Tra le novità più interessanti del nuovo Volkswagen T-Cross ci sono gli upgrade dell'abitacolo, con materiali e assemblaggi di qualità superiore e una dotazione di serie ancora più ricca e completa. La strumentazione 100% digitale e personalizzabile del Virtual Cockpit sarà disponibile su tutta la gamma T-Cross, inclusi gli allestimenti entry-level. Il sistema di infotainment rimarrà invariato, offrendo la massima connettività per smartphone tramite Android Auto e Apple CarPlay. Il prezzo di partenza sarà di 23.000 euro.

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