Strizza l’occhio al futuro
La seconda generazione della Hyundai Kona ha un design ancora più avveniristico: il frontale della crossover coreana si caratterizza per una lunga striscia di led a formare le luci diurne, mentre abbaglianti e anabbaglianti si trovano più in basso. Linee originali anche nella fiancata elaborata, con la nervatura in diagonale nelle portiere e i passaruota pronunciati, dove alloggiano i fari full led (che però, così, sono più esposti agli urti). Il posteriore è tondeggiante, con le luci che ripetono lo stile di quelle anteriori: una sottile striscia di led a tutta larghezza e le luci principali più in basso, nei passaruota. Con la nuova serie, la Hyundai Kona cresce nelle dimensioni: più lunga di 13 cm, per un totale di 435 cm, ha un passo (la distanza fra i centri delle ruote misurata lungo la fiancata) superiore di 6 cm, arrivando a 266 cm. Migliorato inoltre il coefficiente aerodinamico Cx: ora di 0,27, è ottimo per questo tipo di vettura.
Dentro è comoda
Il posto guida della nuova Hyundai Kona è comodo (c’è anche il sedile regolabile in altezza e nel supporto lombare), e rispetto a prima i passeggeri posteriori hanno un agio superiore per testa e gambe. Grazie al divano largo e al pavimento quasi del tutto piatto, in quattro i viaggi sono piacevoli; in tre sul divano, si sta un po’ sacrificati solo nei lunghi spostamenti. Netto, poi, il passo in avanti per il bagagliaio, che guadagna 105 litri toccando quota 466. Il vano è capiente, regolare e di semplice accesso, ha il doppio fondo ed è reso più pratico dal divano in tre parti reclinabili. Senza considerare che la soglia di carico è abbastanza vicina a terra e il portellone ha l’apertura motorizzata.
Nell’abitacolo della Hyundai Kona si ritrovano plastiche rigide, ma i montaggi e le lavorazioni sono curate. La plancia, lineare, è occupata in gran parte dal pannello ricurvo che comprende cruscotto digitale e display centrale, entrambi di 12,3”. Intuitivo e ricco, il sistema multimediale ha di serie il navigatore; presenti inoltre quattro prese Usb-C, il caricatore wireless per gli smartphone e un ampio vano fra i sedili: gli fa spazio il selettore della trasmissione, ora spostato sulla destra del piantone dello sterzo. Il “clima” automatico bizona è facilmente gestibile con un pannello a centro plancia, ma tuttavia, le bocchette anteriori non offrono la regolazione distinta fra portata e direzione del flusso.
Sportiva no, pronta sì
Questa ibrida full ha una potenza combinata di 141 CV, frutto dell’abbinamento di un 1.6 a benzina da 105 CV e di un motore elettrico da 44; la batteria è da 1,6 kWh. Il fluido cambio robotizzato a doppia frizione DCT rende la guida facile ed evita il noioso effetto scooter che si ritrova in altre ibride full, mentre l’auto riprende senza ritardi ma senza pretese di sportività, visto che secondo la casa servono 11,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, con velocità di punta pari a 165 km/h. A fine test, su percorso misto e senza “correre” troppo, il computer di bordo della Hyundai Kona segnava un consumo di 19 km/l: non sono i 22 dichiarati, ma i presupposti, in attesa di una prova completa di rilevamenti strumentali, sono buoni. Tuttavia, dato che il serbatoio della benzina è di soli 38 litri e che in autostrada i consumi tendono a salire sensibilmente, le soste per il “pieno” potrebbero essere frequenti.
Non c’è nessuna sorpresa nel comportamento in curva della Hyundai Kona, ma alle andature elevate si apprezzerebbe uno sterzo un po’ meno leggero. Nata sulla stessa base tecnica della Kia Niro (le due case sono nello stesso gruppo industriale), questa nuova crossover ne condivide il notevole comfort. Nel complesso, l’auto passa morbida sulle buche e silenziosa.
Ben dotata
La Hyundai Kona c’è anche col tre cilindri 1.0 turbo a benzina da 120 CV, pure con cambio robotizzato o in versione mild hybrid. Tutte queste versioni sono già ordinabili, con prezzi da € 28.500 ai € 37.500 per la full hybrid del test. In autunno arriveranno le elettriche, con 156 o 218 CV e prezzo di partenza stimabile in € 40.000. Quanto alla dotazione, già l’allestimento “base” X Line è ricco: include fra l’altro i cerchi in lega (di 18” per le full hybrid), l’avviso anti-colpo di sonno, il “clima” automatico, il cruise control (adattativo col cambio robotizzato) e la frenata automatica d’emergenza. Ci sono poi le versioni sportiveggianti N Line e le X Class; queste ultime hanno anche, fra l’altro, il monitoraggio dell’angolo cieco posteriore, il portellone ad azionamento elettrico, le telecamere con vista a 360°. Tutte le Kona sono garantite per cinque anni senza limiti di chilometraggio, ossia tre anni in più rispetto a quanto prescritto dalla legge.
Secondo noi
PREGI
> Cambio. Funziona fluidamente e senza il noioso effetto scooter.
> Comfort. L’abitacolo è spazioso e ben insonorizzato. Buono il lavoro delle sospensioni.
> Dotazione. Gli accessori sono parecchi, anche per la sicurezza.
DIFETTI
> Bocchette del “clima”. Niente regolazione separata fra portata e direzione del flusso.
> Luci. Collocate in basso e agli angoli dei paraurti, rischiano di danneggiarsi facilmente.
> Sterzo. Alle alte velocità, è un po’ leggero.
Hyundai Kona prova, scheda tecnica, opinioni e dimensioni 1.6 GDI HEV X Class DCT - AlVolante
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