Rechercher dans ce blog

Thursday, November 30, 2023

Nell’Opec+ entra il Brasile, ma il vertice fallisce su tagli e quote - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

È l’ingresso del Brasile nell’Opec+ la vera sorpresa emersa dal vertice dei produttori di petrolio, che da gennaio allargherà quindi la partecipazione a 24 Paesi. Quanto ai tagli, il mercato è rimasto deluso: per tutto il giorno si erano rincorse voci di un’intesa «preliminare» su una maxi stretta, da un milione di barili al giorno se non addirittura due, ma nel comunicato diffuso al termine della riunione non vi è alcun cenno al riguardo. Così le quotazioni hanno invertito la rotta e il Brent, che aveva superato 84 dollari al barile, ha ripiegato sotto 83 dollari.

Il taglio di produzione addizionale alla fine ci sarà. Ma è stato annunciato in ordine sparso solo da alcuni Paesi e solo per il primo trimestre 2024. Ci è voluto un secondo comunicato (dal segretariato Opec e non dall’Opec+) per riepilogarli, rimarcando che ammontano a «2,2 milioni di barili al giorno», da parte di otto Paesi. Ma in realtà si arriva a malapena a 700mila. La cifra, alquanto teorica, mette insieme un po’ di tutto.

Loading...

Ci sono contributi volontari extra promessi da Iraq (-223mila bg), Emirati arabi uniti (-163mila), Kuwait (-135mila), Kazakhstan (-82mila), Algeria (-51mila) e Oman ( -42mila). C’è la Russia, che promette di far risalire il suo taglio «volontario», da 300 a 500mila bg, ma contando sia greggio che prodotti raffinati. E da parte dell’Arabia Saudita c’è l’ennesima proroga, fino a marzo, del taglio supplementare da 1 mbg che Riad aveva offerto al vertice dello scorso giugno definendolo un «lecca lecca». La speranza all’epoca era di addolcire gli alleati della coalizione. Ma questi sembrano tuttora poco propensi a collaborare.

Il vertice di giovedì 30 era stato rinviato di quattro giorni, per concedere tempo alle trattative. Ed era migrato sul web, anziché svolgersi a Vienna, per agevolare la riservatezza e forse dissimulare meglio i malumori. Riad però non è riuscita ad ottenere dall’Opec+ il consenso unanime per tagli che avrebbe voluto non solo più incisivi ma anche ridistribuiti in modo più equo.

Il vertice è stato un fallimento anche sul fronte della querelle con i Paesi africani: l’Angola «produrrà più della quota determinata dall’Opec», ha dichiarato il governatore Estevao Pedro solo poche ore dopo il comunicato del gruppo, in cui si citava una quota di 1,11 mbg per Luanda, di 1,5 mbg per la Nigeria e di 0,277 mbg per il Congo, lasciando intendere che la questione fosse risolta. «Non è questione di disobbedire all’Opec – ha insistito Pedro – Abbiamo presentato la nostra posizione e l’Opec dovrebbe tenerne conto».

Adblock test (Why?)


Nell’Opec+ entra il Brasile, ma il vertice fallisce su tagli e quote - Il Sole 24 ORE
Read More

Wednesday, November 29, 2023

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% Di Investing.com - Investing.com Italia

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% © Reuters.

Investing.com -- Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è aumentato del 5,2% nel terzo trimestre del 2023 su base annua, oltre le attese degli analisti che stimavano una crescita del 5%. Il dato è stato rivisto al rialzo dal Bureau of Economic Analysis Usa che nella prima stima flash aveva calcolato una crescita del pil del 4,9%. Confermati, invece, i dati del secondo trimestre 2023, durante il quale la crescita dell’economia americana ha segnato un +2,1%, con un ritmo comunque alla soglia "anti-inflazione" fissato all'1,8% dalla Federal Reserve.

L'aggiornamento, spiegano gli esperti, “riflette principalmente le revisioni al rialzo degli investimenti delle imprese e della spesa delle amministrazioni statali e locali, in parte compensate da una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. Quest’ultima, che rappresenta il 69% dell'economia statunitense, è aumentata del 3,6%, meno del 4% calcolato nella prima lettura.

Nonostante la crescita del Pil, i segnali generali del rallentamento dell'economia Usa restano evidenti. La spesa dei consumatori sembra in frenata dall'inizio del quarto trimestre, come testimoniato dai dati delle vendite al dettaglio, in calo a ottobre per la prima volta in sette mesi. Allo stesso modo, il mercato del lavoro si è raffreddato il mese scorso, con il tasso di disoccupazione al 3,9%, il massimo in quasi due anni.

Negli ultimi giorni stanno inoltre aumentando le preoccupazioni degli investitori sul possibile hard landing dell’economia degli Stati Uniti. Per gli esperti di Allianz (ETR:) Global Investors, i dati economici suggeriscono che nel 2024 la recessione per gli Stati Uniti sia molto più probabile di quanto si pensi, mentre secondo il gestore di hedge fund, Bill Ackman, è bene che la Fed inizi a tagliare i tassi già nel primo trimestre 2024 se vuole evitare i rischi di un atterraggio duro.

CODICE SCONTO

Per analisi più approfondite su più 180.000 titoli e per accedere a tutte le funzioni di InvestigPro clicca su QUESTO LINK. Scegliendo il piano biennale ed inserendo il codice sconto “prosocial23”(valido solo per il PRO+ a 2 anni), potrai ricevere un ulteriore sconto del 50% sul piano full.

Informazioni PRO

Ecco i nostri consigli sulle azioni in crescita da comprare a novembre 2023.

Adblock test (Why?)


Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% Di Investing.com - Investing.com Italia
Read More

L’uomo che con un tweet ha cambiato le sorti del mercato di bond e azioni - Il Sole 24 ORE

2' di lettura

Tassi giù, Borse su. Quando ci avviciniamo alla fine di novembre il copione dei mercati resta immutato. Gli investitori hanno acquisto bond e azioni anche nell’ultima seduta. Di conseguenza i rendimenti delle obbligazioni, inversamente proporzionali ai prezzi, sono scesi: i titoli di Stato a 10 anni sono scivolati al 4,28%. I BTp di pari durata al 4,16%. Entrambi circa un mese fa avevano sfiorato la soglia psicologica del 5%.

I tassi stanno scendendo perché il mercato sta scontando una Fed via via più aggressiva, nell’andare a tagliare il costo del denaro, nel corso del 2024. Da ieri i contratti futuri sui tassi americani hanno iniziato a scontare per la fine del prossimo anno cinque sforbiciate da 25 punti base, ovvero un taglio complessivo di 125 punti base.

Loading...

Questo dopo che il noto gestore hedge Bill Ackman ha detto in un’intervista a Bloomberg che «l’economia sta rallentando più rapidamente del previsto. Per questo stiamo puntando su più tagli e più rapidamente di quanto si aspetti oggi il mercato». Fino a pochi giorni fa il mercato stimava una prima azione della Fed intorno all’estate del 2024.

Dopo le parole di Ackman sono aumentate le probabilità di un “pivot” nel primo trimestre 2024. È quantomeno singolare che gli acquisti sui bond siano partiti il 23 ottobre. Anche in quel caso Ackman, con un tweet, (“we covered our short positions”) a cambiare il trend. Qualche settimana fa il gestore dichiarava infatti pubblicamente di aver chiuso la propria posizione ribassista multimilionaria nei confronti dei titoli di Stato Usa, prevedendo un più rapido rallentamento dell’economia.

Le frasi del gestore stridono, in apparenza, con i dati del Pil pubblicati ieri che fotografano un’economia statunitense in grande spolvero. Nel terzo trimestre la crescita annualizzata è stata rivista al rialzo: dal precedente 4,9% al 5,2%. Il passato però, si sa, interessa relativamente ai mercati che sono meccanismo di sconto del futuro con una visibilità di circa sei mesi. Gli investitori si stanno quindi concentrando sul Pil del quarto trimestre (che secondo le stime della Fed di Atlanta che elabora il “gdpnow” quasi in tempo reale dovrebbe registrare una crescita annualizzata più bassa e cioè del 2,1%) e su quel che sarà nel 2024.

Adblock test (Why?)


L’uomo che con un tweet ha cambiato le sorti del mercato di bond e azioni - Il Sole 24 ORE
Read More

Fallisce il gruppo immobiliare austriaco Signa. Effetto a cascata sulle banche esposte, affonda Julius Bear - Il Fatto Quotidiano

Fallisce il gruppo immobiliare austriaco Signa, impero del magnate René Benko. Non hanno sinora avuto esito positivo i febbrili tentativi delle ultime ore per assicurarsi una linea di credito necessaria a far fronte ad esigenze di liquidità quantificate in 600 milioni di euro. Tra i soggetti interpellati anche il fondo statunitense Elliot, “Nonostante i notevoli sforzi compiuti nelle ultime settimane, non è stato possibile ottenere la liquidità necessaria per una ristrutturazione extragiudiziale in misura sufficiente”, si legge nel comunicato stampa. Il gruppo Signa possiede partecipazioni in proprietà di alto profilo tra cui il Chrysler Building di New York, i centri commerciali di lusso di Vienna e la più grande catena di grandi magazzini della Germania. Diversi cantieri si sono fermati, soprattutto in Germania, tra questi anche quello dell’Elbtower di Amburgo. Signa paga la crisi del mercato immobiliare europeo innescata dal rapido aumento dei tassi di interesse che rendono più costoso finanziarsi. Tra i soci del gruppo figurano anche il magnate dell’edilizia austriaco Hans Peter Haselsteiner , l’imprenditore dei trasporti tedesco Klaus-Michael Kuehne e la famiglia francese Peugeot.

A cascata sono in sofferenza le banche che hanno consesso prestiti al colosso immobiliare. Tra tutte Julius Baer, celebre casa svizzera specializzata nella gestione di grandi patrimoni, esposta per 606 milioni di franchi (630 milioni di euro). In dieci giorni il titolo ha perso circa il 20% e anche oggi la banca si muove in territorio negativo restando sui valori più bassi dell’anno. La Svizzera, che quest’anno si è trovata alle prese con il disastro Credit Suisse, ha le antenne dritte e sensibili ad ogni stormir di foglia. La dimensione dell’entità coinvolta è più modesta e la banca rassicura sulla sua solidità. Il blasone del marchio non è comunque di poco conto. Julius Baer ha annunciato di avere accantonato per ora 70 milioni di franchi per far fronte alle probabili future perdite ma è verosimile che la somma sia destinata ad aumentare. Verso Signa hanno esposizioni anche Unicredit, NordLb, DzBank e Raiffeisen Bank ma non sono ancora noti gli importi.

Articolo Precedente

Pnrr, ok di Bruxelles alla quarta rata da 16,5 miliardi per l’Italia. Meloni: “Fondi saranno spesi nei tempi previsti”

next

Adblock test (Why?)


Fallisce il gruppo immobiliare austriaco Signa. Effetto a cascata sulle banche esposte, affonda Julius Bear - Il Fatto Quotidiano
Read More

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% Di Investing.com - Investing.com Italia

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% © Reuters.

Investing.com -- Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è aumentato del 5,2% nel terzo trimestre del 2023 su base annua, oltre le attese degli analisti che stimavano una crescita del 5%. Il dato è stato rivisto al rialzo dal Bureau of Economic Analysis Usa che nella prima stima flash aveva calcolato una crescita del pil del 4,9%. Confermati, invece, i dati del secondo trimestre 2023, durante il quale la crescita dell’economia americana ha segnato un +2,1%, con un ritmo comunque alla soglia "anti-inflazione" fissato all'1,8% dalla Federal Reserve.

L'aggiornamento, spiegano gli esperti, “riflette principalmente le revisioni al rialzo degli investimenti delle imprese e della spesa delle amministrazioni statali e locali, in parte compensate da una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. Quest’ultima, che rappresenta il 69% dell'economia statunitense, è aumentata del 3,6%, meno del 4% calcolato nella prima lettura.

Nonostante la crescita del Pil, i segnali generali del rallentamento dell'economia Usa restano evidenti. La spesa dei consumatori sembra in frenata dall'inizio del quarto trimestre, come testimoniato dai dati delle vendite al dettaglio, in calo a ottobre per la prima volta in sette mesi. Allo stesso modo, il mercato del lavoro si è raffreddato il mese scorso, con il tasso di disoccupazione al 3,9%, il massimo in quasi due anni.

Negli ultimi giorni stanno inoltre aumentando le preoccupazioni degli investitori sul possibile hard landing dell’economia degli Stati Uniti. Per gli esperti di Allianz (ETR:) Global Investors, i dati economici suggeriscono che nel 2024 la recessione per gli Stati Uniti sia molto più probabile di quanto si pensi, mentre secondo il gestore di hedge fund, Bill Ackman, è bene che la Fed inizi a tagliare i tassi già nel primo trimestre 2024 se vuole evitare i rischi di un atterraggio duro.

CODICE SCONTO

Per analisi più approfondite su più 180.000 titoli e per accedere a tutte le funzioni di InvestigPro clicca su QUESTO LINK. Scegliendo il piano biennale ed inserendo il codice sconto “prosocial23”(valido solo per il PRO+ a 2 anni), potrai ricevere un ulteriore sconto del 50% sul piano full.

Informazioni PRO

Ecco i nostri consigli sulle azioni in crescita da comprare a novembre 2023.

Adblock test (Why?)


Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% Di Investing.com - Investing.com Italia
Read More

Stralcio dei contributi, nuova scadenza all'11 dicembre per la domanda di annullamento all'INPS - Informazione Fiscale

Arriva dall'INPS la proroga, o meglio la riapertura dei termini, per presentare la domanda di annullamento dello stralcio dei contributi e richiedere il riconteggio dei debiti: c'è tempo fino all'11 dicembre, ma per il pagamento resta la data ultima del 31 dicembre

C’è ancora tempo per procedere con l’annullamento dello stralcio dei contributi fino a 1.000 euro previsto dalla conversione in legge del Decreto Lavoro: la proroga, o meglio la riapertura dei termini dopo la scadenza del 10 novembre, arriva dall’INPS con il messaggio numero 4244 del 28 novembre 2023.

Per intervenire sulla cancellazione automatica prevista sia dal Decreto Fiscale 2019 che dalla Legge di Bilancio 2023 è possibile inviare la richiesta di riconteggio dei debiti fino all’11 dicembre.

In ogni caso, però, entro fine anno sarà necessario procedere con il pagamento delle somme dovute.

Stralcio dei contributi, dall’INPS nuova scadenza all’11 dicembre per la domanda di annullamento

In linea con quanto previsto dall’articolo 23 bis della conversione in legge del Decreto Lavoro, i soggetti iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, dei lavoratori autonomi agricoli, e i committenti e professionisti iscritti alla Gestione separata INPS possono presentare domanda all’INPS per riconteggiare i debiti eliminati automaticamente dalla pace e dalla tregua fiscale con l’obiettivo di pagare gli importi e annullare gli effetti dello stralcio dei contributi preservando la posizione assicurativa.

Con la circolare numero 86 del 2023, l’Istituto ha fornito le istruzioni operative per procedere indicando come data di scadenza per la domanda di annullamento il 10 novembre.

A quasi 20 giorni dalla data ultima, con il messaggio numero 4244 del 28 novembre 2023, si riaprono i giochi: sarà ancora possibile inoltrare la richiesta entro l’11 dicembre 2023.

Nessuna proroga, però, è prevista per il pagamento che non potrà più essere rateizzato ma dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2023.

Stralcio dei contributi, nuova scadenza per la domanda di annullamento: le istruzioni

Per inoltrare la domanda di annullamento dello stralcio dei contributi è necessario inoltrare all’INPS il modulo relativo alla specifica misura di cancellazione dei debiti:

  • stralcio dei debiti di importo residuo, fino a mille euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 (articolo 4 del decreto-legge n. 119/2018);
  • stralcio dei debiti di importo residuo, fino a mille euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (articolo 1, comma 222, della legge n. 197/2022).

Le diverse categorie interessate a ottenere il riconteggio dei debiti dovranno inviare la domanda entro la nuova scadenza dell’11 dicembre seguendo le istruzioni descritte in tabella.

Categoria Modalità di invio domanda di annullamento dello stralcio
Lavoratori iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti lCassetto previdenziale Artigiani e Commercianti alla voce “Ruoli/avvisi di addebito” (in caso di decesso del titolare dei crediti stralciati, via PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente da parte degli aventi diritto)
Lavoratori agricoli autonomi Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi alla voce “Avvisi di addebito” (in caso di decesso del titolare dei crediti stralciati, via PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente da parte degli aventi diritto);
Committenti iscritti alla Gestione separata dell’INPS Cassetto previdenziale per committenti della Gestione Separata alla voce “Altro” e allegando l’istanza stessa, o tramite PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente
Liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS Cassetto previdenziale Liberi professionisti alla voce “Altro” e allegando l’istanza stessa, o tramite PEC all’indirizzo della Struttura INPS territorialmente competente
INPS - Messaggio numero 4244 del 28 novembre 2023
Articolo 23-bis del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85. Riconteggio dei debiti annullati – proroga del termine per la presentazione delle domande

Adblock test (Why?)


Stralcio dei contributi, nuova scadenza all'11 dicembre per la domanda di annullamento all'INPS - Informazione Fiscale
Read More

Tuesday, November 28, 2023

L’oro ai massimi e vicino al record di sempre: ecco chi lo compra e perché la quotazione sale - La Stampa

La guida allo shopping del Gruppo Gedi

Adblock test (Why?)


L’oro ai massimi e vicino al record di sempre: ecco chi lo compra e perché la quotazione sale - La Stampa
Read More

Panda diventa Pandina, e il Pandone... se ne va in Serbia e Marocco - News - Automoto.it

La Panda così com'è conosciuta oggi cambierà nome: Stellantis ha registrato il nome "Pandina" per distinguerla dalla versione più grande ed elettrica del 2024

27 novembre 2023

Il Pandino (oltre che luogo di un famoso raduno) è il soprannome dell'auto più venduta in Italia da anni, probabilmente la miglior auto fatta dal gruppo Fiat dal 1980 ad oggi, figlia in origine della matita di Giorgetto Giugiaro. La buona notizia è che si farà ancora per qualche anno, nello stabilimento di Pomigliano e anche in altri siti come Mirafiori, ma con tutta probabilità dovrà cambiare nome al femminile diventando la Pandina, appellativo registrato da Stellantis secondo quanto riportato dal ben informato Corriere della Sera edizione di Torino.

La Fiat Panda 2020 "made in Italy" potrebbe diventare "Pandina"
La Fiat Panda 2020 "made in Italy" potrebbe diventare "Pandina"

Se sale di una taglia o due...

Tutto questo per distinguere la nuova Panda 2024 dalla sua progenitrice, perché sarà più lunga (circa 4 metri), più grande e soprattutto elettrica e (si spera) a basso costo. Per realizzarla Stellantis ha già scelto la piattaforma e i luoghi di produzione, che saranno la fabbrica di Kenitra (Marocco) o Kragujevac (Serbia) dove il costo della mano d'opera e dell'energia è molto più contenuto che in Italia e forse addirittura in Brasile. La nuova Panda 2024 prevede anche motorizzazioni termiche per quei Paesi che hanno poca predisposizione per le batterie e nella versione elettrica - sfruttando le economie di produzione - potrebbe costare 20.000 euro, un prezzo cui più o meno tutti i produttori europei si stanno allineando per offrire dei modelli abbordabili al grande pubblico anche nei segmenti B e B-Suv. Citroen è già in arrivo con la e-C3 e più avanti Renault con la nuova Twingo Legend, Volkswagen con la ID1.

La Fiat Centoventi del 2019: allora prefigurava la nuova Panda
La Fiat Centoventi del 2019: allora prefigurava la nuova Panda

Vedi anche

Adblock test (Why?)


Panda diventa Pandina, e il Pandone... se ne va in Serbia e Marocco - News - Automoto.it
Read More

Monday, November 27, 2023

Rottamazione quater, ultimi giorni per pagare la seconda rata: ma c’è l’ipotesi proroga - Corriere della Sera

Il 30 novembre scade il termine per il pagamento della seconda rata della definizione agevolata delle cartelle previste dalla rottamazione-quater. Il versamento deve essere effettuato utilizzando i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute, anche disponibili in copia sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Secondo Il Messaggero, visto il buon andamento della prima rata, il governo starebbe ragionando su una proroga dei termini di adesione. «Ipotesi realistica ma prematura», dicono fonti vicine al dossier.

La scadenza del 30 novembre

La rottamazione-quater dei carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, consente ai contribuenti di versare solo l’importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi, compresi quelli di mora, e l’aggio, mentre le multe stradali possono essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. Per ciascuna rata la legge concede 5 giorni di tolleranza rispetto al termine di versamento previsto. Il che significa che il pagamento in scadenza il 30 novembre sarà considerato tempestivo se effettuato entro il 5 dicembre 2023.

Le rate

I contribuenti che beneficiano della definizione agevolata delle cartelle hanno potuto scegliere di versare le somme dovute in un’unica soluzione o seguendo un piano rateale fino a un massimo di 18 rate. In base al calendario fissato dalla legge, dopo la prima rata del 31 ottobre scorso e la prossima di fine novembre, le restanti rate previste dal piano dei pagamenti andranno versate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024. In caso di mancato pagamento, anche di una sola rata del piano, oppure qualora venga effettuato oltre il termine ultimo o per importi parziali, verranno meno i benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Dove si paga

È possibile pagare la seconda rata della rottamazione quater in banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, tramite internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 spa e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e con l’app Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli dell’Agenzia previo appuntamento da prenotare sul sito nella sezione «Sportello territoriale» oppure tramite il contact center al numero 060101.

Corriere della Sera è anche su Whatsapp. E' sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

Adblock test (Why?)


Rottamazione quater, ultimi giorni per pagare la seconda rata: ma c’è l’ipotesi proroga - Corriere della Sera
Read More

Il nuovo Superbonus «ristretto», come sarà: tetto al reddito, stop detrazioni, chi farà i lavori in casa - Corriere della Sera

Chiuso il capitolo del Superbonus al 110% con lo sconto in fattura e la cessione del credito, arrivano i fondi del Pnrr per l’efficienza energetica delle abitazioni, nei condomini, delle famiglie più povere. Con un meccanismo completamente diverso che, secondo Palazzo Chigi, permetterà di «superare le criticità e le distorsioni» generate proprio dal Superbonus. I lavori non saranno più finanziati attraverso il meccanismo delle detrazioni fiscali, ma effettuati direttamente dalle Esco, le società di servizi del settore energetico, sulla base di un accordo con un partner operativo, che il governo dovrà individuare, per coordinare l’operazione. I fondi, ricavati dalla revisione del Pnrr proposta dal governo e approvata dalla Commissione, ammontano a un miliardo e 380 milioni di euro. Serviranno, sempre affidando i lavori alle Esco, anche per l’efficientamento energetico delle case popolari e dell’edilizia residenziale sociale.

Famiglie più povere e condomini

Un terzo delle risorse, 460 milioni di euro, sarà messo a disposizione delle famiglie più povere per rinnovare i loro appartamenti nei condomini. Con le detrazioni per i lavori di efficienza energetica che dal 2024 scenderanno al 70%, e soprattutto senza più lo sconto in fattura e la cessione del credito, per le famiglie a basso reddito il vecchio Superbonus diventa inaccessibile. Rendendo impossibili i lavori anche nelle altre unità immobiliari del condominio. Il nuovo sistema dovrà entrare in funzione all’inizio del 2025, quando per giunta l’aliquota della detrazione fiscale sui lavori scenderà ancora, al 60%. Entro la metà del prossimo anno il governo dovrà aver definito il meccanismo finanziario, i criteri di intervento e aver selezionato un «partner operativo» che gestirà le risorse.

Il nuovo sistema di incentivi per efficientamento energetico e sicurezza sismica

Queste, sotto forma di garanzie, prestiti o tassi agevolati, saranno girate alle «Esco» che realizzeranno gli interventi. Negli accordi tra Roma e Bruxelles è previsto, tra l’altro, che la decisione finale sugli investimenti da finanziare sia presa da un comitato composto da membri indipendenti dal governo. Potrebbe essere questo il primo tassello del nuovo sistema di incentivi per i lavori edilizi di efficientamento energetico e sicurezza sismica che il governo sta mettendo a punto. Finita l’era del 110%, resta comunque l’impegno sull’obiettivo europeo di riduzione dei consumi energetici.

Case green, l’impegno Ue per la riduzione dei consumi energetici

Tra pochi giorni, il 7 dicembre, è atteso all’Europarlamento il voto finale sulla Direttiva «Case Green» che, sebbene addolcita, obbliga gli Stati membri a migliorare l’efficienza energetica degli immobili meno performanti, in Italia almeno cinque milioni. Con il Superbonus al 110% ne sono stati ristrutturati solo 430 mila, con un costo per giunta elevatissimo (92 miliardi a fine ottobre), che ha spinto il governo a chiudere il rubinetto, escludendo per ora ogni proroga. Decisione che rischia di essere tutt’altro che indolore. Nei condomini restano da fare, da qui a fine anno, ben 13,1 miliardi di lavori. Per quelli che slitteranno al ‘2024 la detrazione scenderà dal 110 al 70%, ed i condomini dovranno metterci la differenza. I costruttori, che già prefigurano un enorme contenzioso, sperano in un ripensamento del governo, che tiene duro. Se prorogasse il 110% per i lavori in corso, dovrebbe mettere sul conto del deficit ‘2024 almeno un’altra dozzina di miliardi (quello che vale il taglio del cuneo fiscale). E resta irrisolto il problema dei crediti 110% che nessuno compra più e che rischiano di diventare carta straccia.

Corriere della Sera è anche su Whatsapp. E' sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

Adblock test (Why?)


Il nuovo Superbonus «ristretto», come sarà: tetto al reddito, stop detrazioni, chi farà i lavori in casa - Corriere della Sera
Read More

Ftse Mib future: spunti operativi per lunedì 27 novembre - Milano Finanza

Ftse Mib future: spunti operativi per lunedì 27 novembre

Quella di venerdì 24 novembre è stata una giornata positiva sul mercato azionario italiano che ha compiuto un veloce recupero e si è portato a ridosso di una prima zona di resistenza.

Il Ftse Mib future (scadenza dicembre 2023) si è infatti appoggiato a quota 29.260 ed è risalito verso i 29.500 punti. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi costruttiva: una nuova dimostrazione di forza arriverà con il superamento della resistenza posta a 29.650 punti (e avrà un primo target a 29.750 e un secondo obiettivo in area 29.930-29.950 punti).

Pericolosa invece una discesa sotto 29.140 anche se una correzione troverà un primo supporto attorno a 29.050 e un secondo sostegno in area 28.950-28.910. Da un punto di vista grafico, poi, soltanto il cedimento di quota 28.600 potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza.

Strategia operativa intraday per lunedì 27 novembre (future dicembre 2023). Long su correzione verso 29.340 con target a 29.430 prima, a quota 29.500 poi e in area 29.580-29.600 in un secondo momento. Stop a 29.260. (riproduzione riservata)

Gianluca Defendi

Adblock test (Why?)


Ftse Mib future: spunti operativi per lunedì 27 novembre - Milano Finanza
Read More

Sunday, November 26, 2023

I prezzi delle nuove adventure medie di BMW - Motociclismo.it

Arriva la nuova BMW F 900 GS 2024 e basta vedere le foto per capire come è cambiata rispetto alla precedente 850: il compatto frontale con faro singolo, insieme al cupolino stretto e alto, sembrano quelli di una moto da rally. La sella piatta e il posteriore scarno vanno a giocare la partita di Yamaha Ténéré e Aprilia Tuareg. Ma al di là dell’immagine spinta verso l’off-road, parla il dato dichiarato del peso, che scende da 233 kg con il pieno a 219. Se ne risparmiano ben 4,5 solo con il serbatoio in plastica da 14,5 litri, che sostituisce quello in lamiera da 15. Il silenziatore Akrapovič toglie altri 1,7 kg. Il resto lo si vede a occhio: soprattutto al posteriore, è evidente come la moto sia stata svestita di ogni sovrastruttura di sapore turistico pur di lanciarsi anima e corpo in fuoristrada! Non c’è nemmeno il portapacchi, comunque disponibile come optional, come del resto baule e valigie. Il bicilindrico parallelo cresce da 853 a 895 cc, grazie a misure di alesaggio e corsa di 86 e 77 mm. Parente stretto di quello della F 900 XR, eroga 105 CV (10 in più dell’850) a 8.500 giri, con una coppia max di 93 Nm a 6.750 giri. Confermate la fasatura a 270° e i due contralberi antivibrazioni.

La ciclistica prevede sempre il telaio “a ponte” in acciaio e le ruote da 21” e 17”. Nuova la forcella rovesciata Showa da 43 mm, completamente regolabile. L’escursione è di 230 mm. Il forcellone in alluminio (alleggerito di 250 grammi) lavora, senza leveraggi, con un mono regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico; 215 mm l’escursione. Ergonomia ottimizzata per l’uso in off-road: manubrio più alto, pedane più basse, pedale freno rialzato, sella stretta e serbatoio più snello tra le gambe. Nel ponte di comando c’è un supporto tubolare da 12” per montare navigatori e altri device. Paramani e manopole riscaldabili di serie. L’elettronica prevede di base due riding mode (Rain e Road), il controllo di trazione DTC e l’ABS Pro di tipo cornering. Il display è un TFT da 6,5”, con possibilità di connessione e navigazione. Gli optional? Si va dalle modalità Pro dei controlli elettronici al controllo delle sospensioni Dynamic ESA, fino al pacchetto Enduro Pro che comprende tra l’altro sospensioni ancora più orientate all’off-road. Ma per tutti i dettagli approfonditi vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione del modello.

La nuova BMW F 900 R sarà disponibile nel "primo semestre del 2024", la moto sarà in vendita ad un prezzo di 14.600 euro c.i.m.

Adblock test (Why?)


I prezzi delle nuove adventure medie di BMW - Motociclismo.it
Read More

Saturday, November 25, 2023

Btp, raddoppiata la quota delle famiglie: ora hanno il 10% del debito. Come funzionano - ilmessaggero.it

Il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti, la strategia l’aveva delineata sin dall’inizio del suo mandato. Riportare le famiglie italiane verso l’acquisto di Bot e Btp, dopo anni di disaffezione dovuti ai tassi bassi. Così sono nate le emissioni ad hoc con “premi” per i sottoscrittori più fedeli, come il Btp Italia e il Btp valore. E la strategia di Giorgetti sembra dare buoni risultati.

Buoni fruttiferi, ​Poste italiane alza i rendimenti: si arriva al 6%. La guida (e il confronto con Btp e Bot)

Risparmio, la grande corsa ai Btp

La quota di debito pubblico in mano ai risparmiatori italiani in un anno è quasi raddoppiata. Si è passati da poco oltre il 5 per cento a quasi il 10 per cento. Una “nazionalizzazione” del debito che va di pari passo con un “raffreddamento” da parte degli altri acquirenti tradizionali. La Bce, che negli ultimi anni è stato il principale acquirente di debito italiano, compra sempre di meno e la sua quota sta rapidamente scendendo verso il 30 per cento. Gli investitori esteri, che negli anni d’oro erano arrivati a detenere quasi il 50 per cento del debito italiano, sono scesi al 20 per cento (anche se nell’ultimo anno c’è stata una timida ripresa degli acquisti). Le banche italiane sono ormai ben sotto il 20 per cento e le assicurazioni sono calate al 10 per cento, in pratica la stessa quota dei piccoli risparmiatori.

I dati sono contenuti nell’ultimo rapporto sulla Stabilità Finanziaria diffuso ieri dalla Banca d’Italia. In un solo anno, spiegano le tabelle del rapporto, le famiglie hanno investito oltre 100 miliardi di euro in titoli di debito. Lo hanno fatto attratte soprattutto dai buoni rendimenti offerti dal Tesoro. E lo hanno fatto soprattutto disinvestendo dai conti correnti delle banche privi di remunerazione. Questi ultimi hanno registrato, nello stesso periodo, un deflusso di una cinquantina di miliardi. Lo spread sui titoli di stato, spiega inoltre la Banca d’Italia, continua a manifestare «una pronunciata sensibilità» a diversi fattori, tra i quali la politica di bilancio. «Nei mesi scorsi - scrivono gli esperti di via Nazionale - le condizioni di liquidità sul mercato secondario si sono mantenute nel complesso distese. La riduzione dei titoli di Stato nel bilancio dell’Eurosistema non ha avuto impattisignificativi sulla liquidità e sul funzionamento del mercato secondario.


I RISCHI
In Italia, inoltre, i rischi per la stabilità finanziaria sono «significativi» seppur in lieve calo, grazie alla situazione in deciso miglioramento del settore bancario. Serve dunque prudenza nella politica di bilancio e riforme per aumentare la crescita. Per Bankitalia occorre contrastare «le incertezze sulla dinamica del rapporto tra il debito e il Pil» che «restano non trascurabili, sia nel breve sia nel medio e lungo termine anche a causa della revisione al rialzo delle stime» dell’impatto del superbonus. Inoltre nei primi sei mesi del 2023 sono state effettuate operazioni di cessione di crediti deteriorati per circa 3 miliardi di euro. Il rapporto tra questi Npl e il totale dei finanziamenti al netto delle rettifiche si è mantenuto stabile al 1,4 per cento. Così il divario tra i gruppi significativi italiani e il complesso degli intermediari soggetti alla supervisione diretta della Bce si è sostanzialmente azzerato.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Adblock test (Why?)


Btp, raddoppiata la quota delle famiglie: ora hanno il 10% del debito. Come funzionano - ilmessaggero.it
Read More

Bankitalia, incertezza su debito/pil, ora prudenza e riforme - Agenzia ANSA

 Prudenza nella politica di bilancio e riforme per aumentare la crescita. Così, secondo il rapporto stabilità finanziaria della Banca d'Italia, occorre contrastare "le incertezze sulla dinamica del rapporto tra il debito e il Pil" che "restano non trascurabili, sia nel breve sia nel medio e lungo termine anche a causa della revisione al rialzo delle stime" dell'impatto del superbonus. "Oltre alla debolezza dell'economia globale, pesano l'alto debito pubblico - per il quale il quadro programmatico del governo prevede un calo solo marginale nel prossimo triennio - e i timori di un ritorno a una condizione strutturale di bassa crescita. 

Lo spread dei Btp è stabile e il mercato dei titoli di stato mantene liquidità e condizioni "distese" beneficiando anche dei flussi di acquisti delle famiglie italiane. La Banca d'Italia, nel suo rapporto di stabilità finanziaria, descrive una situazione non preoccupante e sottolinea come anche "la riduzione dei titoli di Stato nel bilancio dell'Eurosistema Bce non ha avuto impatti significativi". "La liquidità e lo spread, tuttavia, sono molto sensibili alle notizie macroeconomiche e sulla politica di bilancio, nonché alle decisioni di politica monetaria".

Sono "contenuti" i rischi per le famiglie italiane la cui ricchezza complessiva è salita nel primo semestre e anche le maggiori difficoltà che stanno vivendo quelli che hanno un mutuo a tasso variabile dovrebbero contenersi nel prossimo anno. La Banca d'Italia nel suo rapporto di stabilità finanziaria stima che nel corso del 2024 la quota di nuclei famigliari "finanziariamente fragili diminuirebbe complessivamente (crescerebbe di poco l'incidenza tra coloro che detengono mutui a tasso variabile)": Il debito riconducibile a questi nuclei, dopo essere aumentato nel 2023, si ridurrebbe per effetto della contrazione del credito. Tale dinamica contribuirebbe a contenere la quota di debito in capo alle famiglie vulnerabili persino in presenza di uno scenario particolarmente avverso, rilevano gli esperti di Via Nazionale.

Le famiglie italiane con risparmi hanno spostato parte della loro liquidità accumulata negli anni del Covid sui titoli di stato che hanno visto un aumento notevole dei rendimenti a seguito delle decisioni della Bce. E' quanto emerge dal rapporto stabilità finanziaria della Banca d'Italia secondo cui "a settembre la raccolta delle banche è diminuita, riflettendo il rimborso di operazioni Tltro a giugno e la flessione dei depositi dei residenti". La ricerca di rendimenti migliori si è rivolta anche, sebbene in misura minore, verso obbligazioni bancarie e altre tipologie di depositi. La quota del debito italiano detenuta dalle famiglie peraltro non è elevata nel contesto internazionale e ci sono ancora margini di crescita.

Anche le banche più piccole, quelle vigilate direttamente dalla Banca d'Italia, sarebbero in grado di resistere agli choc degli scenari ipitizzati dagli stress test seppure con perdite patrimoniali superiori. Nei mesi scorsi l'istituto centrale ha condotto un esercizio che ha coinvolto 112 intermediari, con operatività sia tradizionale sia specializzata, ai quali fa capo quasi il 10 per cento del totale attivo del sistema bancario. L'esercizio ha valutato la capacità delle banche di fronteggiare eventi macroeconomici sfavorevoli e, analogamente a quello effettuato in sede europea sulle banche significative e coordinato dall'Eba e dalla Bce, non ha determinato l'automatica adozione di misure di vigilanza. Nell'orizzonte temporale considerato le banche italiane mostrano nel complesso un'adeguata capacità di tenuta nello scenario avverso, con un indice patrimoniale Cet1 ratio medio finale dell'11,1 per cento. Alla riduzione di 4,9 punti percentuali contribuirebbero soprattutto la crescita degli oneri di gestione determinata dalle dinamiche inflative (che inciderebbe per 15,5 punti percentuali), l'aumento del rischio di credito (che ridurrebbe il CET1 ratio di 5,7 punti percentuali) e la dinamica del rischio di mercato, condizionata dal deprezzamento dei titoli obbligazionari detenuti nel portafoglio al fair value (che inciderebbe per 1,8 punti percentuali). Questi impatti sarebbero in parte bilanciati dai contributi del margine di interesse (positivo per 12,3 punti nonostante la prevista crescita del costo della raccolta) e delle commissioni (7,1 punti). Nel confronto con lo stress test condotto a livello europeo, considerando le sole LSI con operatività tradizionale, la riduzione del patrimonio è maggiore di quella osservata per le banche italiane significative di 1,5 punti percentuali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Adblock test (Why?)


Bankitalia, incertezza su debito/pil, ora prudenza e riforme - Agenzia ANSA
Read More

Friday, November 24, 2023

Criptovalute, il figlio della presidente della BCE ha perso quasi tutto - Hardware Upgrade

Chi ama le criptovalute non è un fan delle banche e, viceversa, il mondo bancario non ama le monete digitali non regolamentate. Un dualismo da cui difficilmente si scappa, ma che non sapevamo trovasse spazio in casa della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. Lagarde, durante un incontro con gli studenti a Francoforte, ha confessato che il figlio ha perso quasi tutti i suoi investimenti in criptovalute. Lo scrive Reuters.

L'aspetto curioso è che Lagarde ha sempre avanzato aspre critiche verso le criptovalute, ritenendole uno strumento speculativo, privo di valore e utilizzato dai criminali per attività illecite.

"Mi ha beatamente ignorato, il che è un suo privilegio", ha detto Lagarde. "E ha perso quasi tutti i soldi che aveva investito. Non era molto, ma ha perso tutto, ne ha perso circa il 60%", ha aggiunto Lagarde. "Così, quando ne ho parlato di nuovo con lui, ha accettato con riluttanza che avevo ragione". Christine Lagarde ha due figli sulla trentina, ma non ha spiegato a quale si riferisca.

Nonostante la BCE non veda di buon occhio le criptovalute emesse privatamente, l'autorità sta lavorando alla creazione dell'euro digitale, un equivalente elettronico del contante che affiancherebbe banconote e monete, offrendo più scelta su come pagare. Al momento, però, sembra manchino ancora anni prima della sua introduzione.

"Come puoi vedere, ho una pessima opinione delle criptovalute", ha detto Lagarde. "Le persone sono libere di investire i propri soldi dove vogliono, sono libere di speculare quanto vogliono, (ma) non dovrebbero essere libere di partecipare a scambi e attività criminali".

Adblock test (Why?)


Criptovalute, il figlio della presidente della BCE ha perso quasi tutto - Hardware Upgrade
Read More

Wall Street non cede: cosa attendere fino al 30 novembre? - Proiezioni di borsa

Wall Street non cede terreno-Foto da pixabay.com

Wall Street non cede terreno-Foto da pixabay.com

Ieri i listini americani sono rimasti chiusi per il Giono del Ringraziamento e oggi seguiranno un orario ridotto. Continua forza per i mercati americani, che nonostante siano a stretto contatto con le trend line che scendono dai massimi di luglio e  agosto, sembrano non aver alcun timore. Ci sono delle divergenze negative per pensare a un ribasso imminente, ma questo non basta. Un ribasso non inizia mai con una divergenza bensì con un’inversione dei prezzi. Wall Street non cede: cosa attendere fino al 30 novembre? Perchè questa data è così importante per il nostro percorso campione?

Indice dei contenuti

A uno schioppo dai massimi annuali

La chiusura della seduta di contrattazione del giorno 22 novembre è stata ai seguenti prezzi sui listini analizzati:

Dow Jones

35.273,03

Nasdaq C.

14.265,86

S&P500

4.556,62.

Il nostro percorso campione annuale proiettava il minimo nel primo trimestre e poi il massimo fra il 30 novembre e la prima decade di dicembre. Il setuo rosso del 30 novembre per la legge dell’alternanza dei nostri cluster, dovrebbe “ospitare” un minimo. Se invece arriveremo a questa data con un massimo, le probabilità saranno elevate che il massimo dell’anno potrebbe essere stato segnato.

Sono questi giorni davvero importanti per le sorti dell’azionario fino alla fine dell’anno.

Il 30 novembre è importante anche per mantenere il polso della tendenza di medio lungo termine.  E poi si avranno conferme con elevate probabilità che il peggio sia passato, dalle chiusure del mese di novembre superiori ai seguenti livelli:

Dow Jones

34.148

Nasdaq C.

13.715

S&P500

4.396.

Un altro step da attenzionare è il seguente: il trend rimarrà rialzista se la chiusura della seduta di questo venerdì sarà superiore ai seguenti supporti:

Dow Jones

34.205

Nasdaq C.

13.687

S&P500

4.393

Wall Street non cede: punto decisivo

Il quadro che abbiamo appena descritto non lascia spazio a incertezze. A parer nostro, siamo in un momento dove si deciderà il rialzo o ribasso fino alla fine dell’anno. Vedremo poi cosa accadrà.

Lettura consigliata

Ritracciamento dei mercati fino al setup rosso annuale del 30 novembre?

Adblock test (Why?)


Wall Street non cede: cosa attendere fino al 30 novembre? - Proiezioni di borsa
Read More

Proteste contro Amazon in Europa: lavoratori e attivisti scioperano per i diritti e le condizioni di ... - Il Sole 24 ORE

2' di lettura

Lavoratori e attivisti di tutta Europa hanno in programma manifestazioni contro il gigante statunitense dell’e-commerce Amazon, con l’obiettivo di interrompere i suoi magazzini e impedire che la merce raggiunga gli armadietti dei pacchi di Amazon in uno dei giorni di shopping più affollati dell’anno.

Il venerdì nero, giorno successivo alla festa del Ringraziamento negli Stati Uniti, molti rivenditori riducono i prezzi per incrementare le vendite. Originariamente noto per la folla che si metteva in fila nei grandi magazzini negli Stati Uniti, l’evento si è sempre più spostato online ed è diventato globale, alimentato proprio da Amazon, che quest’anno pubblicizza dieci giorni di sconti festivi dal 17 al 27 novembre.

Loading...

Qui da noi la Cgil ha indetto uno sciopero del Black Friday presso il magazzino di Castel San Giovanni. In Germania, il secondo mercato di Amazon per vendite nel 2022, i lavoratori dei cinque centri di adempimento di Bad Hersfeld, Dortmund, Coblenza, Lipsia e Rheinberg sciopererano per 24 ore per chiedere un accordo salariale collettivo, ha dichiarato il sindacato Verdi.

Un portavoce di Amazon in Germania ha dichiarato che i lavoratori ricevono salari equi, con uno stipendio iniziale di oltre 14 euro (15,27 dollari) all’ora, e benefici aggiuntivi, aggiungendo che le consegne degli ordini del Black Friday saranno affidabili e puntuali.

Secondo il sindacato GMB, più di mille lavoratori del magazzino di Amazon a Coventry, in Inghilterra, scioperano nell’ambito di un’annosa vertenza sui salari. I sindacalisti stanno anche organizzando una manifestazione presso la sede centrale di Amazon a Londra.

Adblock test (Why?)


Proteste contro Amazon in Europa: lavoratori e attivisti scioperano per i diritti e le condizioni di ... - Il Sole 24 ORE
Read More

Benzina ai minimi dell'anno, self a 1,813 euro al litro - Agenzia ANSA

Nonostante il rimbalzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, continuano a scendere i prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina a due millesimi dal minimo dell'anno dello scorso maggio e il gasolio sotto 1,8 euro al litro. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8 ha ridotto di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Tamoil registriamo un ribasso di un centesimo al litro.
    Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,813 euro/litro (-2 millesimi, compagnie 1,815, pompe bianche 1,810), diesel self service a 1,793 euro/litro (-2, compagnie 1,796, pompe bianche 1,786).
    Benzina servito a 1,955 euro/litro (-2, compagnie 1,994, pompe bianche 1,876), diesel servito a 1,935 euro/litro (-1, compagnie 1,976, pompe bianche 1,851). Gpl servito a 0,721 euro/litro (invariato, compagnie 0,729, pompe bianche 0,712), metano servito a 1,454 euro/kg (+2, compagnie 1,456, pompe bianche 1,452), Gnl 1,430 euro/kg (invariato, compagnie 1,434 euro/kg, pompe bianche 1,427 euro/kg).
    Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,902 euro/litro (servito 2,167), gasolio self service 1,880 euro/litro (servito 2,151), Gpl 0,848 euro/litro, metano 1,537 euro/kg, Gnl 1,472 euro/kg. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Adblock test (Why?)


Benzina ai minimi dell'anno, self a 1,813 euro al litro - Agenzia ANSA
Read More

Thursday, November 23, 2023

Stellantis inaugura il suo primo Circular Economy Hub a Torino - AlVolante

DALLO STAMPAGGIO AL RICICLO - Meno rifiuti, più crescita, più innovazione. In una riga, è questo l’obiettivo dell’economia circolare. Per dare un’accelerata alla conversione “green” delle proprie attività industriali e alla produzione di nuovi modelli elettrici, Stellantis parte da un capannone dismesso del complesso industriale di Mirafiori, a Torino. Una volta, dalla porta 16 di corso Settembrini 53 si accedeva al reparto stampaggio; oggi, quell’area di 73.000 metri quadri ospita il primo Circular Economy Hub italiano del colosso guidato da Carlos Tavares, costato 40 milioni di euro e che prevede di dare lavoro a 550 addetti entro il 2025.

NUOVA VITA PER MOTORI E CAMBI… - Il Circular Economy Hub di Stellantis è già in funzione. Per ora, le attività riguardano soprattutto la rigenerazione completa di motori e trasmissioni provenienti dalla rete di assistenza di tutti i marchi del gruppo Stellantis. L’obiettivo è recuperare componenti usurati o difettosi, dandogli una seconda vita e offrendoli quindi a un prezzo più conveniente per i clienti, con una qualità in linea con quella dei ricambi nuovi. Ma come funziona, nella pratica, questo processo? I cosiddetti “tolti d’opera”, in questo caso propulsori e cambi giunti al termine del loro ciclo vitale, vengono privati delle parti in plastica, smontati e lavati con lavatrici industriali ad alta pressione o a ultrasuoni. Si recuperano teste, basamenti, alberi: l’obiettivo è salvare almeno il 60% del materiale proveniente dalla rete assistenziale. A valle di questo processo entrano in gioco isole di lavoro in cui il personale specializzato di Stellantis si occupa di assemblare manualmente i motori e i cambi rigenerati; nei prossimi mesi sorgerà una linea semiautomatica, con l’obiettivo di velocizzare le operazioni di montaggio e aumentare il gettito fino a 100 componenti al giorno. Ognuno di essi sarà sottoposto a un programma di test su banco prova, per verificare che la qualità finale rispetti i parametri di riferimento per i ricambi equivalenti.

… E PER LE BATTERIE - Nel Circular Economy Hub di Mirafiori Stellantis ha anche allestito un’area dedicata alla diagnosi e alla riparazione delle batterie che alimentano i motori di tutti i modelli elettrici del gruppo. Fino a dieci pacchi batteria al giorno vengono aperti e controllati per individuare eventuali difetti, e una volta effettuato il bilanciamento dei moduli della “pila” l’azienda garantisce il più alto livello di qualità finale possibile, immettendo gli accumulatori sul mercato come rigenerati a un prezzo più conveniente rispetto al nuovo.

AL CUORE DELL’HUB - Un’altra area di circa 5.500 metri quadrati attualmente in fase di allestimento ospiterà il cuore della logistica del Circular Economy Hub di Mirafiori. Qui avverranno sia lo stoccaggio dei componenti esausti sia la gestione di quelli rigenerati. La capacità di stoccaggio, considerando un’altezza utile di dieci metri, è di circa 3800 posti pallet. 

FINO A 45 “NUOVE” AUTO AL GIORNO - Nel Circular Economy Hub di Mirafiori, infine, Stellantis ha previsto un’intera area di circa 5.000 metri quadrati dedicata al ricondizionamento dei veicoli. L’obiettivo, entro aprile 2024, è di farne tornare in strada fino a 45 al giorno, smontando e bonificando sia parti meccaniche che di carrozzeria. Le operazioni, per ora, sono in una fase pilota, ma a regime sarà operativa una linea semiautomatica e gli operai lavoreranno su due turni.

Adblock test (Why?)


Stellantis inaugura il suo primo Circular Economy Hub a Torino - AlVolante
Read More

Wednesday, November 22, 2023

Borsa Italiana, il commento della seduta del 22 novembre 2023 - SoldiOnline.it

Si è azzerata nel corso della giornata la performance positiva di Piazza Affari, che ha chiuso in parità. Occhi su Enel, che ha presentato il suo piano al 2026, e sui bancari

ingresso-borsa-italianaSi è azzerata nel corso della giornata la performance positiva di Piazza Affari, che ha chiuso sulla parità. A Milano occhi su Enel, che ha presentato il suo piano al 2026 con tutti i relativi target, e sui bancari, dopo le vendite che li hanno colpiti nella giornata precedente in scia al collocamento del 25% del capitale di Mps da parte del Tesoro.

Il FTSEMib ha così chiuso con un progresso dello 0,01% a 29.155 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 29.098 punti e un massimo di 29.361 punti. Variazione simile per il FTSE Italia All Share (+0,02%). Performance lievemente migliori per il FTSE Italia Mid Cap (+0,21%) e per il FTSE Italia Star (+0,61%). Nella seduta del 22 novembre 2023 il controvalore degli scambi è sceso a 1,8 miliardi di euro, rispetto ai 2,22 miliardi di martedì.

Il bitcoin è sceso sotto i 37.000 dollari (poco più di 33.500 euro).

Lo spread Btp-Bund è rimsto intorno quota 175 punti.

L’euro è calato sotto gli 1,09 dollari.

Tra i principali titoli milanesi in calo Enel (-0,25%), che ha presentato il proprio piano strategico 2024-2026 e i target finanziari per il periodo. La società elettrica prevede di chiudere il 2023 con un margine operativo lordo ordinario tra i 21,5 e i 22,5 miliardi di euro, con una stima al 2026 tra i 23,6 e i 24,3 miliardi di euro. L'utile netto ordinario per il 2023 è stimato intorno ai 6,4 e i 6,7 miliardi di euro. Nel 2026 l'utile è previsto in rialzo tra i 7,1 e i 7,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda la politica dei dividendi, Enel prevede di mantenere un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa. Enel prevede inoltre, tra il 2024 e il 2026, investimenti totali lordi per 35,8 miliardi di euro, tra cui: 18,6 miliardi nelle reti, 12,1 miliardi di euro nelle rinnovabili e 3 miliardi di euro circa nella gestione del portafoglio clienti.

Tra i bancari è rimbalzata leggermente, ben lontana dal colmare il gap rispetto al ribasso precedente, Monte dei Paschi di Siena (+2,19) dopo lo scivolone di ieri. L'agenzia Moody's ha migliorato i rating sulla banca, portando il standalone baseline credit assessment a 'ba3' da 'b1', il long-term deposit rating a 'Ba1' da 'Ba2' e il long-term senior unsecured debt a 'Ba3' da 'B1'. L’outlook sui rating di lungo termine dei depositi e del debito senior unsecured di MPS è stato confermato a positivo. La decisione di Moody's si inserisce in un’ampia revisione dei rating di alcune banche italiane e fa seguito all’azione di rating sull’Italia del 17 novembre scorso. Il nuovo upgrade del rating standalone riflette anche, secondo Moody’s, i progressi compiuti dall'istituto bancario nella ristrutturazione, la maggiore capacità di generare utili e la riduzione del profilo di rischio, in un contesto operativo più favorevole.

Moody's ha poi rivisto a rialzo anche i rating di BancoBPM (-0,86%), collocandoli nell'area investment grade. In particolare, l'agenzia ha rivisto il baseline credit assessment da 'ba2' a 'baa3', il rating a lungo termine del debito senior unsecured da 'Ba1' a 'Baa2' e il rating sui depositi a lungo termine da 'Baa2' a 'Baa1'. L'incremento dei rating riflette i significativi miglioramenti della qualità degli attivi e della redditività, insieme alla rafforzata posizione patrimonionale e al solido profilo di liquidità e funding. L'outlook dei rating a lungo termine è stabile. Sotto i riflettori di Moody's anche altri bancari come IntesaSanpaolo (+0,85%) e UniCredit (-0,26%) ma anche utilities come Snam (-0,78%), Terna (-0,56%) e Italgas (-0,8%).

In deciso rosso i titoli con business legati al petrolio come ENI (-1,26%) e Tenaris (-2,03%).

Leonardo ha perso l'1,98%. Il gruppo ha annunciato il completamento dell'offerta al pubblico negli Stati Uniti da parte della propria controllata Leonardo US di una quota minoritaria pari a 20.700.000 azioni ordinarie di Leonardo DRS a un prezzo di 17,75 dollari per azione. L'ammontare delle azioni vendute comprende le 18.000.000 azioni ordinarie offerte inizialmente nonché ulteriori 2.700.000 azioni oggetto di esercizio integrale dell’opzione di acquisto. A seguito del completamento dell’offerta, essendo stata esercitata interamente l’opzione per l’acquisto di ulteriori 2.700.000 azioni, Leonardo detiene circa il 72,3% delle azioni ordinarie emesse e in circolazione di DRS.

Adblock test (Why?)


Borsa Italiana, il commento della seduta del 22 novembre 2023 - SoldiOnline.it
Read More

Borsa, il tonfo del petrolio smorza il rimbalzo, a Milano Mps sorvegliata speciale - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il tonfo del petrolio, che è arrivato a cedere oltre il 4%, smorza il rimbalzo dei primi scambi delle borse borse europee. A far scivolare il prezzo del greggio è stata la decisione dell’Opec di rinviare al 30 novembre la riunione (inizialmente prevista per il 26 novembre) per decidere sull'accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024. In questo contesto Milano chiude sostanzialmente invariata a +0,01%; Parigi +0,43%, Francoforte +0,36% e Madrid +0,66%. Unica borsa negativa Londra (-0,17%). Oltreoceano Wall Street viaggia in positivo, ma gli occhi sono puntati su Nvidia, il gigante dei chip che pur avendo chiuso un altro trimestre con vendite record, teme un calo in Cina nel quarto trimestre a causa delle restrizioni imposte dagli Usa sui chip avanzati. Il titolo cede in questo momento oltre il 3%.

Wall Street in rialzo, Microsoft e Nvidia sorvegliate speciali

Apertura in rialzo a Wall Street, con gli indici spinti dal settore tech - che approva il ritorno di Sam Altman come amministratore delegato di OpenAI - e dal calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, con quello del decennale ai minimi degli ultimi due mesi. Alla vigilia, seduta in calo, influenzata dalle trimestrali del settore retail e dai verbali della Fed sulla sua ultima riunione, da cui è emersa la necessità di mantenere una politica restrittiva per riportare l'inflazione al 2% «per un po' di tempo». Nessuna indicazione è emersa dai verbali su possibili tagli dei tassi d'interesse. I trader non credono più che i tassi d'interesse possano essere ancora alzati dall'attuale 5,25%-5,50% e continuano a scommettere in parte (29,4%) su un primo taglio dei tassi già a marzo. Sull'azionario, il titolo di Microsoft guadagna in avvio l'1,5%, con la società di Satya Nadella che si dice «incoraggiata» dal nuovo consiglio di amministrazione di OpenAI, società in cui ha investito circa 13 miliardi di dollari e di cui detiene il 49%. Il titolo di Nvidia, partito in calo nell'after-hours, dopo una trimestrale ottima e superiore alle attese, è in rialzo dello 0,5%. Il titolo di Deere, produttore di macchine agricole, perde il 6,6% dopo una guidance sugli utili per l'anno fiscale 2024 di 7,75-8,25 miliardi di dollari, meno dei 9,31 miliardi di dollari previsti dagli esperti. I settori comunicazione e tecnologia sono i migliori tra gli undici settori sullo S&P 500, con rialzi superiori all'1%, mentre l'energetico è il peggiore con un calo dell'1,5%

Loading...

Usa, sussidi settimanali in calo. Ordini peggio delle stime

Negli Stati Uniti, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 18 novembre, è diminuito di 24.000 unità a 209.000, le attese erano per un dato a 229.000. ottobre, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti hanno registrato un dato in ribasso del 5,4% rispetto al mese precedente a 279,4 miliardi di dollari; le attese erano per un ribasso del 3,4%.

Slitta la riunione dell'Opec+, giù del 4% il greggio

L'Opec+ rinvia a sorpresa al 30 novembre prossimo la riunione prevista per domenica 26 novembre, immediata la reazione del greggio che scende del 4%. La riunione allargata dei paesi produttori, che include Arabia Saudita e Russia, deve decidere sull'accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024. La decisione è stata comunicata con una nota dell'Opec+ ma già in precedenza l'agenzia Bloomberg aveva scritto che un rinvio era possibile a causa dello scontento dell'Arabia Saudita nei confronti degli altri membri rispetto ai loro livelli di produzione.

A Piazza Affari in luce Mps, giù i petroliferi

a Piazza Affari, dopo un avvio positivo, il comparto bancario riduce i guadagni. Nonostante l’informata di giudizi positivi emessi da Moody’s l’unico titolo a brillare è Mps (+1,98%) seguita da Mediobanca (+0,98%) e Intesa Sanpaolo (0,61%). In luce Moncler (+1,65%) che sale in scia al comparto del lusso europeo; e Campari (+2,54%). Rimbalza Tim (+1,19%) dopo le aperture del socio francese Vivendi alla vendita di NectCo. Accoglienza fredda da parte del mercato per il piano industriale di Enel che chiude a -0,39%. In fondo al listino i petroliferi con Tenaris che chiude a -1,35%, Eni -1,41% e Saipem -0,73%

Adblock test (Why?)


Borsa, il tonfo del petrolio smorza il rimbalzo, a Milano Mps sorvegliata speciale - Il Sole 24 ORE
Read More

Tuesday, November 21, 2023

E-commerce e frodi IVA: dal 2024 comunicazione trimestrale sui pagamenti online - Informazione Fiscale

Debutta dal 1° gennaio 2024 l'obbligo trimestrale di inviare i dati sui pagamenti online per contrastare le frodi IVA nell'e-commerce: le istruzioni delle Entrate sulla novità introdotta in attuazione della direttiva UE 2020/284. Prima scadenza fissata al 30 aprile

I prestatori di pagamento, dal 1° gennaio 2024, dovranno inviare, con cadenza trimestrale, all’Amministrazione finanziaria i dati sui pagamenti transfrontalieri effettuati con carte di credito o debito: la novità è frutto della direttiva UE 2020/284 che ha l’obiettivo di contrastare le frodi IVA nell’ambito dell’e-commere.

Si inseriscono, quindi, in una cornice europea le istruzioni sulla comunicazione da trasmettere, che sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 20 novembre 2023.

Lo stesso flusso di informazioni non si fermerà all’Italia: le Amministrazioni dei singoli Stati, infatti, dovranno inviarle al sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti chiamato CESOP.

E-commerce e frodi IVA: dal 2024 comunicazione trimestrale sui pagamenti online

Il percorso di attuazione della direttiva UE 2020/284, adottata per contrastare le frodi IVA nell’e-commerce, ha portato a inserire i nuovi obblighi per i prestatori di servizi di pagamento (PSP) nel DPR n. 633 del 1972.

La novità trova spazio nell’articolo 40 ter introdotto dal Decreto legislativo numero 153 del 2023.

“Le indicazioni contenute nella Direttiva oggetto di recepimento nascono all’osservazione di una realtà commerciale in cui, per la maggior parte degli acquisti online effettuati dai consumatori nel territorio dell’Unione i pagamenti sono eseguiti tramite prestatori di servizi di pagamento, i quali detengono informazioni specifiche che permettono di identificare il destinatario o il beneficiario di tale pagamento oltre alle informazioni generiche relative alla data, all’importo e allo Stato di origine del pagamento”.

Si legge del provvedimento del 20 novembre 2023.

Il risultato dell’osservazione è l’introduzione di un tracciamento dei pagamenti online e dei destinatari tramite i dati in possesso dei PSP.

L’obbligo di comunicazione scatta solo in caso di più di venticinque pagamenti transfrontalieri allo stesso beneficiario in un trimestre, da calcolare in relazione ai servizi di pagamento forniti dai prestatori dei servizi di pagamento per Stato membro e per identificativo.

La soglia serve proprio a individuare l’eventuale svolgimento di attività economiche online.

La prima scadenza in calendario è fissata al 30 aprile 2024: l’adempimento, infatti, è trimestrale. La trasmissione dei dati deve essere effettuata entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento delle informazioni.

E-commerce e frodi IVA: le istruzioni sulla comunicazione trimestrale dei dati sui pagamenti online

Entro la fine del mese successivo a ogni trimestre, i prestatori di servizi di pagamento per i quali l’Italia è Paese di origine e quelli che operano in Stati membri diversi dallo Stato membro di origine, ma solo per i servizi di pagamento per cui l’Italia è Paese ospitante, devono trasmettere le informazioni in loro possesso tramite il Sistema di Interscambio Dati (SID).

“I soggetti non residenti fiscalmente e privi di stabile organizzazione in Italia, per adempiere agli obblighi relativi alla trasmissione dei dati si accreditano al SID, previa richiesta di attribuzione del codice fiscale ai sensi dell’articolo 4 del d.P.R. n. 605 del 1973 e conseguente abilitazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate”.

Chiarisce l’Agenzia delle Entrate nel provvedimento del 20 novembre.

La comunicazione deve contenere una serie di dati:

  • il BIC o altro codice identificativo d’azienda che identifichi il prestatore di servizi di pagamento;
  • il nome o la denominazione commerciale del beneficiario del pagamento che figura nella documentazione del prestatore di servizi di pagamento;
  • il numero di identificazione IVA, o altro numero di codice fiscale nazionale del beneficiario, se disponibili;
  • l’IBAN o altro identificativo per identificare il beneficiario e ne fornisce la localizzazione;
  • se il beneficiario riceve fondi senza disporre di un conto di pagamento, il BIC o altro codice identificativo d’azienda che individui, senza ambiguità, il prestatore di servizi di pagamento che agisce per conto del beneficiario e ne fornisca la localizzazione;
  • se presente, l’indirizzo del beneficiario che figura nella documentazione del prestatore di servizi di pagamento;
  • i dettagli dei pagamenti transfrontalieri indicati all’articolo 40-ter del Decreto IVA.
  • i dettagli dei rimborsi di pagamenti relativi ai predetti pagamenti transfrontalieri.

La strategia di contrasto alle frodi IVA nell’e-commerce non si conclude con la trasmissione delle informazioni da parte dei soggetti obbligati: le Amministrazioni finanziarie, infatti, condividono i dati ricevuti inviandoli a loro volta al CESOP, sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti, che archivierà, aggregherà e analizzerà, in relazione a singoli beneficiari, tutte le informazioni relative all’IVA sui pagamenti trasmesse dagli Stati membri.

Ed è proprio a questo cervellone europeo che è affidato il compito di contribuire al contrasto delle frodi IVA nell’ambito dell’e-commerce.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento numero 406675 del 20 novembre 2023
Comunicazione all’Agenzia delle entrate delle informazioni sui beneficiari e sui servizi di pagamento transfrontaliero

Adblock test (Why?)


E-commerce e frodi IVA: dal 2024 comunicazione trimestrale sui pagamenti online - Informazione Fiscale
Read More

L’amministratore delegato di Binance, una delle più importanti piattaforme di scambio di criptovalute al mondo, si è dichiarato colpevole di riciclaggio di denaro negli Stati Uniti e si è dimesso - Il Post

Martedì Changpeng Zhao, amministratore delegato di Binance, una delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute al mondo, si è dichiarato colpevole di riciclaggio di denaro negli Stati Uniti, nell’ambito di un processo avviato nei suoi confronti dal Dipartimento di Giustizia statunitense. Zhao, che ha 46 anni ed è cinese ma naturalizzato canadese, ha patteggiato il pagamento di 50 milioni di dollari per chiudere il processo e ha annunciato le proprie dimissioni da amministratore delegato della società, anche se manterrà la maggioranza delle azioni.

Il Dipartimento di Giustizia aveva avviato un’indagine nei confronti di Zhao e di Binance circa un anno fa, con l’accusa di aver permesso transazioni illecite di denaro negli Stati Uniti a persone che abitano in paesi soggetti a sanzioni, come l’Iran e la Russia. Zhao è indagato anche per un altro caso, in questo caso da parte della SEC, l’autorità statunitense di vigilanza sui mercati finanziari: lo scorso giugno la SEC aveva accusato Binance e un’altra grande piattaforma, Coinbase, di aver promosso attività di trading finanziario senza avere i permessi per farlo.

(AP Photo, File)

Adblock test (Why?)


L’amministratore delegato di Binance, una delle più importanti piattaforme di scambio di criptovalute al mondo, si è dichiarato colpevole di riciclaggio di denaro negli Stati Uniti e si è dimesso - Il Post
Read More

Dal Mar Rosso la nuova crisi dei prezzi in Italia: 95 milioni di danni al giorno - Today.it

Lo stretto di Bab el-Mandeb è la porta che da sud conduce al Canale di Suez e al Mar Mediterraneo. Si trova all'imbocco del Mar Rosso  e...